Lo hanno addirittura definito un “genocidio”. In queste settimana migliaia di parigini stanno protestando conto la derattizzazione della città francese, definita da molti un’inutile mattanza di animali.
La vede diversamente il primo cittadino della Capitale, Anne Hidalgo, che ha messo a bilancio ben 15 milioni di euro per ripulire la città dagli ospiti indesiderati.
Topi vittima di pregiudizi
Invero c’è chi crede che i topi non diano alcun problema, nonostante alcuni parchi pubblici siano stati chiusi in passato per la massiccia presenza dei roditori.
«I topi sono da sempre vittima di pregiudizi culturali – ha detto Josette Benchetrit, la psicologa parigina che ha lanciato la petizione per fermare la derattizzazione e che, nel giro di poche ore, ha raccolto oltre 25mila adesioni -. Non vedo quale differenza ci sia con gli scoiattoli, che altro non sono che topi con la coda ma che vengono accolti sempre positivamente quando abitano i nostri parchi».
A favore della raccolta firme per salvare i topi parigini si è schierato anche Jacques Boutault, il sindaco del secondo arrondissement che ha detto: «I topi sono animali senzienti esattamente come tutti gli altri, non capisco perché debbano subire questo trattamento».
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