L’assessore all’Agricoltura della Provincia di Bolzano, Arnold Schuler, ha lanciato una raccolta firme per chiedere che vengano abbassati i livelli di tutela del lupo.
La petizione online è stata indirizzata alla Commissione Europea e al Governo Italiano e, al momento, ha ottenuto l’appoggio di 37mila cittadini che si sono detti a favore di una minor protezione per la specie.
I motivi
Nel testo proposto da Schuler si legge che: «La proliferazione del lupo dovrebbe essere controllata, dal momento che il lupo crea solo danni a chi lavora in zone difficili e spesso abbandonate. Inoltre, la convivenza con il lupo non è possibile dal momento che crea danni a chi in quei luoghi ci vive e ci lavora».
Da qui la duplice richiesta: che vengano adottate immediatamente le necessarie misure per abbassare il livello di tutela del lupo sul piano comunitario e, sul fronte nazionale, che si adottino immediatamente le necessarie misure per rendere possibile il prelievo controllato del lupo in Alto Adige, in armonia con le direttive europee.
Lo sdegno
La raccolta firme, come facilmente prevedibile, ha sollevato il polverone.
Sul web è sorta una contro petizione che chiede, invece, maggiori tutele per l’animale che in passato ha rischiato di scomparire dal territorio nazionale.
Lapidario il commento della LAV: «Sarebbe meglio che l’assessore Schuler, ottemperando al mandato istituzionale affidatogli dai suoi concittadini, si impegnasse per favorire la convivenza con il lupo, come già accade nella confinante Provincia di Trento, a meno che la petizione non si riveli un’operazione elettorale – ha spiegato Massimo Vitturi, Responsabile Animali Selvatici –. Nel qual caso costituirebbe un altro tentativo di scaricare sul lupo le responsabilità di un’Amministrazione priva di ogni prospettiva che possa favorire la coesistenza, così come imposto dalle norme europee».
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