La plastica uccide anche i cervi sacri di Nara. Tra i mesi di marzo e giugno di quest’anno, infatti, nove animali sono stati trovati morti dopo aver ingerito sacchetti di plastica.
In particolare, i custodi dell’area protetta giapponese hanno affermato di aver trovato chilogrammi di plastica all’interno dello stomaco di un solo animale.
Tutta colpa dei turisti
La colpa sarebbe dei turisti irresponsabili che, per attirare gli animali considerati sacri, offrono loro snack e merendine.
Un’abitudine che ha portato i cervi a rovistare nei cestini della spazzatura, finendo con l’ingerire grandi quantità di plastica.
Solo senbei per i cervi
Secondo le regole del parco, gli animali dovrebbero essere nutriti solo con senbei, speciali cracker di riso venduti all’interno del parco e – ovviamente – senza alcun involucro.
I cervi sono venerati come divinità e, per attirarli, i turisti hanno iniziato a contravvenire alle regole del parco, portando snack e merendine da casa.
Raccolti 31 chili di plastica
L’allarme all’interno del parco di Nara è scattato immediatamente: i volontari hanno ripulito la zona per renderla sicura e, in un solo giorno, sono stati raccolti 31 chilogrammi di plastica.
Nella speranza che, d’ora in avanti, i visitatori portino maggiore rispetto per un animale che da secoli gode di venerazione.
Animali sacri
Antica capitale dell’impero giapponese dal 710 al 794, Nara è famosa per la presenza dei cervi che scorrazzano liberamente per le vie della città e del parco.
All’interno del parco di Nara si trova il grande santuario Kasuga, tempio shintoista eretto nel 768; in quest’area il cervo era considerato sacro e fino al 1637 l’uccisione di uno di questi animali era punibile con la morte.
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