Ascoltando la musica, negli uomini s’innescano una serie di processi e di elaborazioni mentali che permettono la decodificazione del linguaggio musicale attivando processi di gratificazione emozionale, che si generano attraverso gli emisferi cerebrali, come le regioni orbito–frontali, che elaborano suoni e colori.
La musica e il suono sono l’oscillazione spazio-temporale misurabile nella lunghezza d’onda e frequenza che il nostro nervo acustico è in grado di cogliere e, in questo scenario, tra la musica e il colore si instaura una connessione costante e importante.
Immaginiamo di rilevare e osservare una luce monocromatica senza avere consapevolezza dei colori o di sentire un suono monotono, lo percepiremmo solo come un rumore. Quindi è la relazione tra le lunghezze d’onda che ci permette di cogliere le variazioni cromatiche, così come la variazione di frequenza ci fa apprezzare la musica. Una sinergia di percezioni che sono alla base del concetto di sinestesia, che vedremo ha un’importanza rilevante nella nostra vita.
Una prima eclatante testimonianza di dialogo tra musica e colore risale al 1500 con Giuseppe Arcimboldo, proprio il famoso pittore ritrattista celebrato per i suoi volti con le immagini di vari elementi naturali (la frutta e la verdura, per esempio).
Durante il regno dell’Imperatore Rodolfo II d’Asburgo, Arcimboldo fece indossare ai cantori del coro polifonico una veste con tonalità e sfumature cromatiche differenti a seconda del timbro vocale.
Questo episodio, lo possiamo identificare come un momento significativo di una nuova consapevolezza della sinergia cromatica e musicale che vede ancora oggi coinvolti artisti del pennello, musicisti e scienziati.
Scienza, musica e arte hanno sviluppato il loro percorso evolutivo esclusivo, ma è certo che, a dispetto dell’abitudine di studiare e sviluppare ogni singola disciplina separatamente, la percezione avviene attraverso una multisensorialità che offre alle singole persone la possibilità di raccogliere suoni, odori, sapori e colori simultaneamente.
Questo percorso polisensoriale possiamo identificarlo e sintetizzarlo con i concetti di “sinestesia” dal greco Sin (insieme) e Aisthesis (percezione), ovvero la capacità del genere umano di “percepire insieme” suoni e colori con più di un canale sensoriale.
Alcuni studi scientifici hanno evidenziato che esiste persino una predisposizione genetica, come dimostra il fatto che il 40% dei sinestetici evidenzia nella cerchia della propria parentela la presenza di altri individui con queste caratteristiche e predisposizioni accentuate di multisensorialità.
Uno studio coordinato da Baron Cohen negli anni ’90 aveva evidenziato che, in una cerchia familiare di persone con queste caratteristiche, il genere femminile sembrava maggiormente predisposto ad avere connessioni polisensoriali, con un rapporto 6:1 tra donne e uomini.
In realtà, in questi ultimi anni, altri studi hanno evidenziato che non esiste una difformità statistica così evidente tra generi.
Un vero maestro, forse il più iconico, nel gestire questa capacità multi sensoria è stato il pittore russo Kandinskji che riusciva a sviluppare opere la cui espressione si propaga su tre livelli: colore, emozione, strumento musicale.
Nella mia ricerca di Bio-musicalità attraverso i paleo strumenti musicali, non mancano processi di sinestesia tra gli elementi naturali, i suoni, i colori e le emozioni.
Probabilmente vi sarà capitato di ascoltare il suono riprodotto da una conchiglia.
Una vibrazione sonora in grado di richiamare la profondità dei colori del mare e del cielo, intrisi di palpabili sensazioni di gioia e serenità, portando la nostra mente alla visione di linee che ricordano l’orizzonte. Tutto questo solo con il suono evocativo di una conchiglia.
Non sono concetti astratti, ognuno di noi può provare esercitandosi, anche chi è convinto di non essere propenso alla multisensorialità, ascoltando i suoni della natura o la propria musica preferita.
Chiudendo gli occhi per stabilire una nuova connessione sensoriale e stabilendo una relazione cromatica o geometrica.
Provate e buona sinestesia a tutti.