Anche la bicicletta è un business, un oggetto che fa sempre più tendenza. Basta guardarsi intorno, soprattutto in città: a Milano, per esempio, quelle a scatto fisso sono diventate oggetti di culto. E chi usa le due ruote per fare sport spesso acquista autentiche fuoriserie dai prezzi improponibili. Non importa se la pedalata è un po’ fiacca, ci si accontenta che il mezzo sia fiammante.
Il portale stille ha recentemente ripreso i dati emersi da una ricerca del quotidiano britannico Dailymail. Apprendiamo che gli appassionati di ciclismo sono sempre più attenti al look e alla qualità tecnica della propria attrezzattura e scelgono bici costose.
L’analisi mette l’accento anche sulla visione green dei mamil, acronimo di middle age men in lycra, così sono chiamati dagli esperti di marketing gli uomini di mezza età che pedalano. Resta da capire cosa ci sia di green in chi, in fondo, non fa altro che trasferire dall’automobile alla bicicletta le stesse dinamiche di consumo: ostentazione, competizione, vanità.
Se pensate ancora che le due ruote rappresentino una scelta alternativa al traffico e allo stress o un modo semplice per tenersi in forma e rispettare l’ambiente, ebbene siete sulla strada sbagliata. Il ciclista fashion non sottrae, ma accumula: griffe, accessori inutili, autostima.
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