Come da consolidata abitudine ho passato l’estate pedalando in Versilia e Garfagnana, e mai, come quest’anno, mi sono sorpreso e indignato constatando lo stato di abbandono e di degrado in cui si trovano molte delle strade che ho percorso.
La nostra bella Italia è attraversata da una fittissima rete viaria che ci permette di raggiungere anche le frazioni più remote. Mi rendo conto che, in tempo di crisi, non è forse possibile riasfaltare ogni strada rovinata e accidentata, specialmente quelle minori e poco trafficate. Ma sarebbe auspicabile che le amministrazioni si preoccupassero di fare effettuare lo sfalcio dei lati delle strade almeno una volta all’anno, anche perché suppongo che chi è addetto a questo compito sia comunque pagato.
Purtroppo ciò non avviene e, a titolo esemplificativo, tra le tante situazioni di degrado, vi propongo le foto che ho scattato lo scorso mese d’Agosto, lungo la SS446dir che collega Carrara con Fosdinovo.
Si tratta di una strada relativamente importante che corre sulle pendici delle Alpi Apuane fino all’altezza di 700 m slm offrendo spettacolari vedute sulla costa sottostante, sulle stesse Alpi Apuane e relative cave di marmo, oltre a collegare paesi di grande fascino artistico e culturale. Ci transitano i residenti dei vari borghi adiacenti, ci passano gli abitanti dei dintorni alla ricerca di refrigerio durante la calura estiva, la frequentano gli italiani in vacanza per passare una mezza giornata lontano dalle spiagge carissime e affollate della Versilia, ci si avventurano i turisti stranieri che ne sanno una più del diavolo e conoscono meglio di noi il nostro territorio.
Tutti questi visitatori non avranno forse trovato quello che cercavano, ma potranno dire di aver vissuto una selvaggia avventura attraversando la giungla! Una giungla imbruttita e addomesticata dai tanti rifiuti abbandonati qua e là.
La vista che si godrebbe da questa via è, infatti, limitata dal verde incombente, lasciato alla sua crescita selvaggia, dove rovi e ortiche la fanno da padrone mentre la carreggiata risulta ridotta in modo preoccupante.
Già gli Italiani non sono dei maestri di ordine e pulizia nei riguardi della cosa pubblica, ma trovandosi davanti a un simile spettacolo di abbandono forse si sentono meno colpevoli nel buttare via la roba dal finestrino.
Non solo. Dopo questa torrida estate, avere il bordo delle strade ricoperto di erba, che, nelle zone esposte al sole, è decisamente secca, può essere molto pericoloso! Il gesto abitudinario e distratto dell’automobilista fumatore che getta il mozzicone ardente dalla macchina può causare un vasto incendio.
Ma forse è cosa vana lamentarsi di questi peccati veniali delle amministrazioni dei comuni minori se in una grande metropoli come Milano abbiamo un cantiere abbandonato da anni in pieno centro: via Borgogna, ormai adibito a parcheggio e servizi igienici abusivi. O se l’uscita e l’ingresso della Autostrada A1 da e verso Milano, sono da mesi ridotti a una corsia con scarsi cartelli per presunti lavori – che non partono mai! – costringendo gli automobilisti a manovre da chicane in autodromo. Altro che Italiani egoisti e razzisti, siamo un gran popolo di cantanti, viaggiatori e naviganti ma, soprattutto, di persone dall’inesauribile spirito di sopportazione!
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