Gli oli essenziali di basilico (Ocimum basilicum) e di prezzemolo (Petroselinum crispum) possiedono spiccate proprietà antibatteriche.
A dirlo è una ricerca condotta dalle università italiane di Pisa e Pavia congiuntamente con i centri di ricerca tunisini di Monastir e del Water Research and Technologies Center.
Lo studio – che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Microbial Pathogenesis – ha mostrato come gli oli essenziali di queste due piante aromatiche siano in grado di disgregare o impedire la formazione di un biofilm batterico che, una volta sviluppato, rendere il microorganismo più virulento e difficilmente intaccabile dagli antibiotici. In particolare, sono stati presi in analisi alcuni ceppi batterici patogeni del genere Vibrio, isolati dall’acqua di mare o da frutti di mare crudi o poco cotti.
«Entrambi gli oli essenziali si sono dimostrati capaci di inibire la crescita dei microorganismi coltivati in vitro, con il basilico che ha mostrato un’attività leggermente maggiore – ha spiegato il professore Guido Flamini del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo pisano –. Ma non solo: in ben 18 casi su 41, abbiamo verificato come i batteri del ceppo Vibrio abbiano subìto la capacità degli oli di inibire o di provocare la disgregazione del biofilm».
Concentrato di proprietà
La ricerca ha permesso anche di identificare, nell’olio essenziale estratto dal basilico, ben 26 composti attivi (vale a dire il 98,3% del totale) e addirittura 48 composti nell’olio essenziale di prezzemolo (99,1% sul totale).
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