Guarda la prima parte dell’escursione nel Parco delle Alpi Marittime Occidentali
Al confine con l’area protetta francese del Mercantour, il Parco delle Alpi Marittime è dominato dai 3.297 metri dell’Argentera. Queste montagne fungono da raccordo tra i sistemi montuosi di Piemonte, Liguria e Provenza e quindi tra il mare e le Alpi occidentali. Milioni di anni fa, inoltre, le Marittime erano geologicamente collegate a Pirenei, Corsica e Balcani, rivelando così sorprendenti affinità botaniche.
Ecco spiegato l’incredibile numero di specie botaniche, circa 2.600, quasi la metà di quello italiano; circa trenta di queste sono endemiche, come Saxifraga florulenta, Primula allionii, Viola valderia, Viola argenteria e Silene campanula. Ecco le specie della flora e della fauna cui prestare attenzione durante un’escursione nel Parco.
5 SPECIE DA OSSERVARE
MUFLONE
In questo angolo di Alpi, oltre a camosci e stambecchi, si possono osservare i mufloni. Un nucleo di circa 15 individui, provenienti dalla Francia, frequenta il lago di Nasta e le vette circostanti in estate. È facile vederli sulle rupi rocciose ma sono meno confidenti di stambecchi e camosci.
SORDONE
Tipico degli spazi montani aperti. D’estate predilige i pendii assolati e rocciosi, intervallati da praterie, come quelli per salire al rifugio, mentre con il freddo scende a valle. Lo si individua mentre emette i suoi richiami, simili a quelli di una allodola, da un posatoio su una roccia.
VESUBIA JUGORUM
È uno dei più grandi ragni italiani (corpo fino a 2 centimetri) e curiosamente si trova solo nelle Alpi Marittime, oltre i 2.000 metri. Può essere osservato nelle notti estive, cercando con una torcia nelle pietraie attorno al rifugio, dove molti individui escono a cacciare altri ragni e cavallette.
SAXIFRAGA FLORULENTA
Specie endemica del parco, la sassifraga dell’Argentera è la pianta simbolo di queste montagne. I fiori, bianchi o rosa, si osservano ogni dieci anni. Un gruppetto di queste piante si trova nei pressi del Remondino, ed è facile che tra giugno e luglio almeno qualcuna sia in fiore.
VIOLA ARGENTERIA
Altra pianta endemica del parco, nota come viola dell’Argentera, con fiori azzurri striati di blu. Piccola e compatta, è perfettamente adattata all’ambiente alpino e si trova solo oltre i 2.000 metri. Si può osservare salendo tra i detriti rocciosi verso il lago di Nasta tra fine giugno e luglio.
SCHEDA TECNICA
Per chi
l’itinerario è adatto a tutti, ma la salita richiede un po’ di impegno.
Lunghezza
Prima tappa: Gias delle Mosche – Remondino (4 km solo andata); seconda tappa: Remondino – Lago di Nasta (2 km sola andata).
Durata
Circa tre ore per raggiungere il rifugio Remondino dal fondovalle. Da qui a Nasta ci vuole meno di un’ora e mezzo.
Dislivello
Prima tappa 830 metri. Aggiungere altri 400 metri per il lago di Nasta.
Cartografia
Cartine dettagliate si trovano presso il centro visita di Terme di Valdieri, aperto d’estate.
Periodo
I primi di luglio sono il momento ideale per le fioriture, ma queste montagne sono molto godibili dalla tarda primavera fino all’autunno. Non affrontate il secondo tratto se le condizioni meteo non sono ideali.
Equipaggiamento
Scarpe da trekking e vestiario da escursione in montagna. Anche in estate non sottovalutate il freddo. Data la quantità di uccelli e mammiferi i binocoli sono davvero utili. Potete bere l’acqua di tutti i torrenti lungo la salita.
Come arrivare
Autostrada A6 Torino -Savona, caselli di Fossano o Carù. Proseguire per Cuneo e Borgo San Dalmazzo, poi per Valdieri (18 km da Cuneo). Quindi per Sant’Anna di Valdieri e Terme di Valdieri. Non si entra in paese ma si prende a sinistra la strada in parte asfaltata che entra nel Vallone della Valletta e si parcheggia al Gias delle Mosche.
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