Leggi la prima parte e la seconda parte dell’itinerario nel Parco di Portofino
Falco pellegrino
Le località più adatte per osservarlo sono le pareti rocciose a Est dell’Abbazia di San Fruttuoso, lungo il sentiero che va da “Base O” al mare e la baia di Cala dell’Oro. Ben più frequenti il gheppio e la poiana.
Ninfa del corbezzolo
È una delle più grandi e colorate farfalle italiane, simbolo della natura mediterranea. Si osserva sul versante Sud del Parco, nei pendii dominati dal corbezzolo, in giugno e luglio e in settembre e ottobre. Può essere attirata con frutta e bevande dolci. I bruchi si vedono tutto l’anno, tra le foglie della pianta nutrice.
Cormorano
Frequenta la costa orientale del Parco in inverno, vicino a Paraggi, lungo gli scogli, prima del lido. Qui capita di osservare numerosi esemplari mentre sostano per asciugare il piumaggio nelle giornate di sole e qui può accadere, ma solo raramente, di ammirare il marangone minore.
Sassifraga spatolata
Relitto glaciale presente sulle Alpi Marittime e a Portofino, dove è rigidamente protetta.
I fiori bianchi appaiono tra aprile e maggio. Vive solo sulle pareti rocciose in alcune aree con microclima più fresco e umido, come sul sentiero “Via dei Tubi”, fruibile solo con le guide del Parco.
Limonio ligure
Pianta robusta che cresce sulle pareti rocciose nei pressi di Punta Chiappa. In maggio e giugno produce un gran numero di fiorellini di un bel viola tenue, che spariscono all’inizio dell’estate. Oltre a Portofino è presente solo in pochi punti della Riviera Ligure di Ponente e in Costa Azzurra.
Itinerari
Orientarsi sul promontorio è molto semplice, grazie alla segnaletica presente sui sentieri.
Punta Chiappa
L’approdo al mare più caratteristico è la suggestiva lingua di roccia di Punta Chiappa, che si allunga verso le acque aperte nell’estremità occidentale del Parco. Da qui la vista spazia sulle selvagge scogliere del versante meridionale e, a Ovest, sul borgo di Camogli.
L’impegno richiesto per raggiungere questo luogo tiene lontane le folle estive. All’andata, il mare si raggiunge facilmente, in circa 40 minuti da San Rocco di Camogli, con un sentiero facile e piacevole che passa proprio di fronte alla chiesetta di San Nicolò di Capodimonte.
Sulla via del ritorno, tuttavia, bisognerà faticare per un’oretta per percorre circa 800 gradini in salita. In alternativa, si può prendere il traghetto da Camogli fino al porticciolo di Porto Pidocchio a circa 10 minuti da Punta Chiappa. Nella zona si trovano diversi ristoranti e accessi al mare.
Il sentiero delle Batterie
Uno dei sentieri più popolari del Parco parte da San Rocco di Camogli per condurre, in circa 50 minuti, alle antiche postazioni delle artiglierie tedesche della Seconda Guerra Mondiale (le cosiddette “Batterie”).
Da qui si gode una bellissima vista su Punta Chiappa e su tutto il versante occidentale del promontorio. Ma la parte più emozionante del tracciato è sicuramente quella successiva che, contraddistinta dal segnavia a due puntini rossi, prosegue verso l’Abbazia di San Fruttuoso. Il percorso richiede un po’ di attenzione e presenta sezioni con catene alle quali tenersi nei tratti più esposti. Per arrivare a destinazione ci vogliono almeno due ore, visti i continui saliscendi e le soste nei magnifici punti panoramici, tra cui Cala dell’Oro. Dopo la visita all’Abbazia di San Fruttuoso si può rientrare in traghetto a Camogli, oppure passare da Pietre Strette, Gaixella e poi San Rocco. In questo caso, tuttavia, è meglio considerare un’intera giornata per l’escursione.
Pietre Strette e San Fruttuoso
Per raggiungere San Fruttuoso l’alternativa meno impegnativa è la rete di sentieri che fa capo a Pietre Strette, importante crocevia del promontorio, che si raggiunge da Portofino Vetta, sede del maestoso albergo Portofino Kulm.
Dalle formazioni rocciose di Pietre Strette si può proseguire per gli Olmi lungo un semplice tracciato e poi ritornare verso Ovest, in direzione di “Base 0” passando lungo un magnifico sentiero che guarda il mare regalando alcuni dei panorami più suggestivi del Parco.
Dal punto panoramico presso “Base 0” si gode di una bellissima vista dell’Abbazia, che da qui può essere raggiunta in circa 30 minuti. Da Pietre Strette c’è anche una variante per la chiesa che porta rapidamente al mare.
La valle dell’Acquaviva e Portofino
A testimoniare quanto può essere vario l’ambiente del promontorio basta una visita nella scura e umida vallecola dell’Acquaviva alla quale si accede dal parcheggio della spiaggia di Paraggi, centro turistico e mondano tra Santa Margherita e Portofino borgo. Salendo lungo il torrente si incontrano panorami inconsueti con boschi umidi, molte specie di felci anche rare e piccole pozze d’acqua, oltre ai ruderi degli antichi mulini che sorgevano lungo la valle nei secoli passati. Superato il Mulino del Gassetta, si può scendere nuovamente verso il mare, passando su un sentiero tra gli ulivi. Dopo la chiesetta di San Sebastiano, si giunge, infine, a Portofino.
Parco regionale di Portofino
- Regione: Liguria
- Provincia: Genova
- Comuni: Portofino, Santa Margherita Ligure, Camogli.
- Superficie: 1.056 ettari.
- Altitudine: 0/610 m slm
- www.parcoportofino.it
Come arrivare
- In auto: dall’autostrada A12 (Genova-Livorno), uscire a Recco e poi, seguire la SS1 (Aurelia) per Camogli o San Rocco di Camogli. In alternativa, uscire a Rapallo e proseguire per Santa Margherita e Portofino.
- In treno: stazione di Santa Margherita Ligure, oppure di Camogli. Si può raggiungere Portofino o San Rocco con la corriera.
- In battello: due compagnie collegano Portofino, Camogli, Punta Chiappa, Santa Margherita, Rapallo, San Fruttuoso e Golfo Paradiso.
Periodo adatto
Il grande vantaggio del Parco di Portofino è di essere visitabile in ogni stagione. Le temperature sono miti e i percorsi sempre praticabili. D’estate, tuttavia, è meglio evitare alcuni itinerari nelle ore centrali della giornata, troppo calde.