L’eccezionale ondata di maltempo, che ha caratterizzato il mese di maggio, avrà pesanti ripercussioni sui raccolti e sulla produzione nazionale di miele.
L’allarme è stato lanciato da Coldiretti che ha spiegato come nelle campagne gli agricoltori siano stati messi in ginocchio delle temperature anomale di questa instabile primavera.
La Lombardia è una delle regioni più colpite
Una delle regioni più flagellate dal maltempo è la Lombardia. «Qui intere coltivazioni di melone all’aperto sono state travolte da un mare di acqua, ma danni da pioggia mista a grandine si contano anche per l’erba medica, mentre per il pomodoro il maltempo ha impedito le operazioni nei campi e manca il 30% delle piantine e quelle già piantate soffocano per la troppa acqua accumulata nei terreni» spiega Coldiretti.
A rischio un frutto su quattro
Secondo le stime dell’associazione di categoria, un frutto su quattro è a rischio.
Tra le varietà maggiormente colpite ci sono agrumeti, oliveti, fragole, albicocche, ciliegie, pesche e cocomeri.
«Bisognerà però attendere ancora qualche settimana per verificare come reagiranno le piante e quantificare l’esatta entità del danno», aggiunge Coldiretti.
Manca anche il miele
Non sono solo le coltivazioni ad aver sofferto il maltempo. Anche per la produzione di miele, il 2019 si prospetta un anno nero.
«Lo stato di sofferenza della natura è reso evidente dalle api con la produzione di miele che, fino a ora, è praticamente nulla a causa del maltempo che ha compromesso molte fioriture; questo non ha dato alle api la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre gli insetti se lo mangiano per sopravvivere» conclude l’associazione.
Lo scorso anno la produzione nazionale di miele è stata di 22mila tonnellate; quest’anno, invece, rischia di essere azzerata.
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