L’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e tutto il reparto Carabinieri Parco delle Foreste Casentinesi salutano un’ultima volta la particolare collaboratrice Puma, unica per simpatia e dedizione, da tutti stimata e rispettata cane antiveleno dell’Unità cinofila antiveleno del reparto Carabinieri.
A seguito di una malattia che ha avuto un improvviso e fatale peggioramento, nei giorni scorsi è infatti deceduta Puma, che era in servizio operativo presso la stazione la Verna Vallesanta dal luglio del 2016.
Al suo attivo 471 ispezioni con risultati di rilievo, 200 bocconi avvelenati rinvenuti, fino a 25 in una sola uscita. Una operatrice preziosa che ha fornito un contributo di lavoro ed emozione notevole, sia in campo, rinvenendo tante esche avvelenate e salvando così molti altri animali da morte certa, sia negli interventi divulgativi, per esempio presso le scuole, fino all’ospedale Meyer di Firenze.
Risultati ottenuti anche grazie al grande affiatamento con il suo conduttore, il vicebrigadiere Nicola Gonfiacani.
L’Unità Cinofila Antiveleno (UCA) dei Carabinieri Forestali continua la sua attività nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con il cane Titan, che dal 2017 ha affiancato Puma per controllare le zone dove nel recente passato sono stati segnalati casi di avvelenamenti a carico di animali protetti.
Il controllo del territorio del Parco da parte delle unità cinofile è finalizzato a contrastare il rilascio di bocconi avvelenati, una pratica illegale ancora diffusa, per il controllo di specie cosiddette “nocive”, ovvero i predatori (volpe, tasso, rapaci, ma anche lupo) nelle zone dove saranno rilasciati gli animali allevati solamente allo scopo di essere poi cacciati.
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