Interi boschi sradicati, torrenti esondati e alberi abbattuti in città.
Mentre l’ultimo bilancio parla di 30 morti, l’emergenza maltempo che ha investito il Paese riporta al centro del dibattito l’importanza, ormai improrogabile, di un piano nazionale sul cambiamento climatico.
«Chiediamo che il Governo convochi subito una conferenza nazionale che coinvolga tutte le regioni e tutte le istituzioni interessate alla riduzione delle emissioni che alterano il clima e all’adattamento, vale a dire alla prevenzione, alla cura e alla messa in sicurezza del territorio – dichiara il WWF –. Non c’è altro tempo da perdere: è necessario varare il Piano di Adattamento al Cambiamento Climatico e, in quel quadro, predisporre al più presto un Piano nazionale per mettere in sicurezza il territorio».
Agire subito
Secondo il WWF, il moltiplicarsi degli eventi metereologici estremi come quelli che hanno colpito l’Italia la scorsa settimana rappresenta una tendenza che i climatologi avevano previsto come effetto del riscaldamento globale.
«Gli effetti sono oggi sotto gli occhi di tutti e hanno provocato morte e devastazione su tutta la penisola, dalla Sicilia al Veneto dove, anche in questo fine settimana si sono registrate numerose vittime: un dolore immenso che impone una reazione immediata e azioni concrete», aggiunge l’associazione.
Verso il Piano Nazionale Energia Clima
Proprio in questi ultimi mesi dell’anno, il Governo dovrà predisporre la prima bozza del Piano Nazionale Energia e Clima, documento nel quale occorre dare avvio a un vero e proprio cambiamento sistemico in tutti i settori per la decarbonizzazione dell’economia.
«Occorre anche stimolare obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi e stringenti a livello europeo e sollecitare un’accelerazione globale dell’azione sul clima già alla prossima Conferenza delle Parti in Polonia, in programma a dicembre. Va fatto di tutto per scongiurare gli effetti più disastrosi del cambiamento climatico e, come evidente, non siamo preparati ad affrontarli. Non si può continuare, così come la maggior parte dei governi ha fatto fino ad oggi, con un atteggiamento attendista e fatalista ma è necessario agire subito per tagliare le emissioni e fare di tutto per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C. Dare seguito all’accordo di Parigi oggi è più necessario che mai» conclude il WWF.
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