Si è concluso con il sequestro di un centinaio di uccelli e dieci denunce il blitz contro il bracconaggio compiuto nella Penisola Sorrentina dalle Guardie Giurate e dagli attivisti del WWF Italia, in collaborazione con i Carabinieri.
Sequestrati un centinaio di uccelli
Fra i volatili rinvenuti nel corso delle operazioni nelle province di Napoli e Salerno, ci sono in totale 65 cardellini, 3 tortore dal collare, 9 fringuelli, 4 lucherini, 2 germani reali, 4 frosoni, 5 verzellini, 5 verdoni e 3 fanelli. Gli uccelli sono già stati liberati in ambienti idonei alle specie.
Trovati anche richiami illegali
L’operazione ha permesso anche il sequestro di strumenti illegali impiegati dai bracconieri nelle battute di caccia. Tra questi ci sono richiami acustici elettromagnetici, utilizzati sia per le attività venatorie sia per l’addestramento dei cani. Inoltre, sono state trovate 75 cartucce calibro 12 lasciate incustodite.
Scattano le denunce
Sono stati accertati dieci illeciti penali, di cui sei nei confronti di persone identificate. «Il campo antibracconaggio nella Penisola Sorrentina conferma il suo fondamentale ruolo deterrente sulle attività illecite – ha spiegato Giampaolo Oddi, Coordinatore delle Guardie WWF –. La presenza costante dei volontari, che giungono da tutta Italia, costituisce un argine all’illegalità, in un periodo particolarmente delicato e a caccia chiusa, come quello del passaggio primaverile che porta gli uccelli migratori verso le aree di riproduzione. La nostra azione contribuisce a salvare decine di migliaia di uccelli appartenenti a specie le cui popolazioni sono in costante calo, anche a causa del bracconaggio. Purtroppo, sono ancora diffuse le trappole per la cattura illegale degli uccelli e soprattutto i richiami acustici che riproducono il verso della quaglia».
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