Quando dispenso consigli alimentari alle mamme e ai papà per i loro figli, l’entusiasmo e la curiosità si smorzano sulla questione degli spuntini. Infatti quello che propongo come prima scelta per la quotidianità è sempre uno spuntino salato o dal sapore neutro. So di richiedere uno sforzo di comprensione ai genitori nel capire i motivi della scelta di evitare il più possibile il dolce, decisamente in controtendenza rispetto a quanto ci viene propinato dai messaggi pubblicitari e dagli stessi dietisti: yogurt alla frutta, pane e marmellata, cioccolato fondente, succhi di frutta, frullati o anche frutta fresca… Possono apparire scelte salutari, e lo sono di sicuro rispetto a merendine e snack confezionati, che oltre a contenere più conservanti e aromi che nutrienti, comportano anche un enorme spreco di plastica e involucri non riciclabili.
Perché la scelta migliore sarebbe una merenda salata
La questione è semplicissima: il dolce crea dipendenza. Lo zucchero in particolare, anche se di canna, è la prima forma di dipendenza che sviluppano i bambini. Se abituiamo i bambini fin da piccoli ai sapori “contraffatti” dai dolcificanti, è probabile che mostreranno sempre più resistenza nei confronti del salato e si mostreranno completamente disinteressati ai sapori naturali del cibo, che sono molto delicati. Il dolce eccessivo anestetizza le nostre papille gustative, che con il tempo percepiranno sempre meno sfumature di sapori (lo stesso accade con l’eccesso di sale).
Ecco alcune proposte per una merenda salata saporita e sanissima, che eviterà del tutto sbalzi glicemici e fame nervosa ai nostri figli: pane e olio, bruschette con paté di olive o verdure, pinzimonio con hummus di legumi, crêpes di farina di ceci cotte in padella, pancakes salati con farine integrali e salsa tahin o crema di mandorle o di nocciole al naturale (senza zuccheri), semi di zucca e di girasole tostati con salsa di soia… Il tutto accompagnato da un buon tè bancha (non contiene teina), infusi oppure da succo di mela o di carota, che non contengono dolcificanti.
Mi rendo conto che combattere contro il colosso dell’industria alimentare e la sua immensa macchina del marketing sia impresa non da poco. Tuttavia, ci sono degli esempi virtuosi da cui possiamo tutti prendere esempio e che ci dimostrano non solo che una merenda diversa è possibile, ma soprattutto che è molto apprezzata dai bambini! Sto parlando degli Istituti Comprensivi Teodoro Gaza di San Giovanni a Piro (SA) e Leonardo Da Vinci di Omignano (SA), entrambi nel Cilento. In questo video, la dirigente scolastica Maria de Biase spiega come sia possibile realizzare tutto questo, anche al di fuori della normativa sulla Sicurezza Alimentare a scuola. Per citare la signora de Biase, è assurdo che nelle scuole italiane sia legittimo distribuire panini e merendine confezionate, fatti chissà dove e con chissà quali ingredienti, e sia invece illegale preparare una merenda a base di pane prodotto in loco, olio dell’uliveto comunale e verdure dell’orto scolastico. Sarebbe questa la sicurezza alimentare?
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