Siamo sempre alla ricerca di qualcosa che possa allentare le ansie del nostro vivere quotidiano, oggi acuite piu che mai dal perdurare di una pandemia che sembra non mollare la sua morsa. Spesso però le soluzioni le troviamo in natura e l’acqua è una di queste.
L’acqua, che insieme a fuoco, terra e aria costituisce uno dei quattro elementi fodamentali, non è solo imprescindibile per la nostra esistenza, ma è un messaggero di forze vitali e di messaggi simbolici.
A lei è legata l’idea della purificazione, della capacità di lavare quanto ai nostri occhi appare sporco e attraverso l’acqua emergono simboli di purezza e trasformazione che sono dati anche dal suo scorrere lento o impetuoso e dalla capacità di mutare di stato.
Acqua, evocata da tutte le civiltà
Moltissime sono le citazioni dell’acqua nella letteratura e nella cultura popolare ma anche nelle arti figurative; pensiamo alle Chiare, fresche et dolci acque del Petrarca, alla Venere del Botticelli sorta dal mare, al Diluvio Universale della Genesi, ma anche a proverbi come “acqua cheta rompe i ponti” o a una canzone come Acqua azzurra acqua chiara di Mogol-Battisti.
Da oriente a occidente tutte le civiltà l’hanno cercata, venerata e temuta e si ritrova simbolicamente rappresentata già nelle prime forme d’arte umana.
Nella medicina orientale è simbolo della sessualità, che deve essere fluida e scorrere, come l’acqua appunto.
Ne siamo avvolti e immersi prima di venire al mondo e nasciamo quando si “rompono le acque” e disquisire dell’elemento acqua è come fare un viaggio dentro e fuori di noi attraverso esperienze sensoriali ed emozioni profonde.
Fonte di benessere mentale
Ma quali sono i meccanismi che attraverso il suono dell’acqua ci permettono di ritrovare un senso di rilassamento?
Dipende soprattutto dall’interpretazione della mente, dalle vibrazioni che in armonia si alternano e inducono il nostro cervello a produrre endorfine.
In musicoterapia il suono dell’acqua viene spesso utilizzato per aiutare un rilassamento profondo, per stimolare un processo di trasformazione o per attivare la memoria.
I suoni dell’acqua e altri rumori della natura, appartengono, come già ricordato in un mio articolo qui, “all’ISO (identità sonora) universale”, secondo la teoria di Rolando Benenzon, psicoterapeuta e musicoterapeuta argentino.
Per esempio, durante le mie sessioni di lavoro e in quelle di diversi musicoterapeuti è frequente l’utilizzo di un tamburo chiamato “ocean drum” che attraverso piccole sfere metalliche evoca il rumore delle onde del mare.
I ricordi che affiorano ascoltando il suo suono
La sensazione evocativa e di rilassamento che ne deriva portano la persona ad attivare processi di memoria attraverso i quali riemergono momenti vissuti che facilmente diventano narrazione e tutto ciò assume un’importanza notevole, soprattutto nelle malattie neurodegenerative come la demenza.
Il suono delle onde marine, del gorgogliare di un ruscello, del ticchettio della pioggia possono avere effetti positivi anche nei posti di lavoro, negli uffici in particolare, aiutando ad accentuare i picchi nella concentrazione, nella creatività e ovviamente scaricando gli accumuli di stress.
Qualunque sia il paesaggio in natura in cui vi piace stare, potrete trarre giovamento e rilassarvi attraverso il suono dell’acqua, sia esso quello di un fiume, di una cascata, di un lago o del mare.
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