I ristoranti dello stato di New York non potranno più servire foie gras. L’alimento, considerato una delle prelibatezze della cucina francese, è stato bandito dal Consiglio comunale.
Il divieto, di fatto, entrerà in vigore solo nel 2022, ma segna una svolta importante in materia di diritti degli animali d’allevamento. Inoltre, secondo la misura approvata dal Consiglio comunale di New York, chi violerà la legge sarà multato fino a duemila dollari.
Inutile sofferenza per gli animali
Secondo l’assemblea che ha promulgato la legge, la produzione di foie gras rappresenta un’inutile sofferenza per gli animali.
Alla base del divieto, dunque, c’è la scelta di limitare la crudeltà verso gli animali.
«La produzione di foie gras è una pratica terribile, che consiste nella somministrazione di grandi quantità di cibo attraverso un tubo metallico che viene inserito nelle gole degli animali fino a raggiungere l’esofago, provocando loro estremo dolore» spiega Essere Animali, associazione che ha anche lanciato una campagna per chiedere che anche in Europa la produzione del fegato grasso venga vietata.
In Italia è vietato produrlo
Nel nostro Paese la produzione di foie gras non è permessa, ma ne è concessa la vendita.
Il prodotto viene quindi importato dall’estero. «Il foie gras venduto in Italia arriva principalmente da Francia e Ungheria, due dei cinque Paesi assieme a Spagna, Belgio e Bulgaria che possono continuare a ingozzare gli animali nonostante la Direttiva 98/58/CE vieti l’alimentazione forzata in tutta l’Unione Europea – aggiunge l’associazione –. In questi Stati la produzione è ancora permessa, perché è stata fatta una deroga al divieto in quanto l’alimentazione forzata è considerata una “pratica corrente”».
Tuttavia, la sensibilità dei consumatori sta cambiando. E ne è un esempio il fatto che 11.500 supermercati italiani appartenenti a 13 catene abbiano già deciso di ritirare questo alimento dai propri scaffali.
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