Nome
Nitticora (Nycticorax nycticorax)
Descrizione
Airone di abitudini crepuscolari e notturne (in inglese il suo nome è infatti “Night Heron”). Corpo tozzo, collo breve e massiccio e zampe corte, conferiscono a questo Ardeide un aspetto compatto.
Fenologia
In Italia è specie nidificante, estiva, migratrice e dispersiva. Sono noti casi di svernamento in Pianura Padana.
Habitat
La Nitticora occupa ambienti umidi come laghi, stagni, lagune, fiumi, marcite e altre zone umide, anche di origine antropica, come risaie e fossati. Spiccatamente arboricola durante le fasi di riposo e nidificazione, per le quali utilizza spesso salici, pioppi od ontani, solitamente in aree ripariali. Il nido è posto su alberi o cespugli, raramente in canneti. Riproduzione coloniale, spesso a elevate densità, frequentemente con altre specie.
Distribuzione
Europa centrale e meridionale, Asia meridionale, Africa e America settentrionale. La specie in Italia è nidificante migratrice e svernante parziale. I quartieri riproduttivi sono concentrati prevalentemente nel Nord Italia, in Pianura Padana; meno diffusa nel resto d’Italia e molto localizzata al Sud e nelle isole.
Stato di conservazione
La specie ha mostrato un moderato declino in Europa nel periodo 1970-1990, seguito da stabilità nel periodo 1990-2000 che non ha portato a recuperare le flessioni del passato. In Italia la specie, stabile fino agli anni ’80, ha mostrato di recente un notevole decremento. Un impatto potenzialmente molto forte sulla disponibilità trofica e di aree per il foraggiamento può venire dal cambiamento nelle tecniche di coltivazione del riso: le coltivazioni “asciutte” e quelle solo temporaneamente allagate determinano, infatti, una forte riduzione di molte delle prede della Nitticora e possono, pertanto, costituire un forte limite per la presenza e abbondanza della specie.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani – Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
foto Antonello Turri
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