La nitticora è un airone dalla forma tozza, che non ha la bellezza (forse) di altri cugini più maestosi come, per esempio, l’airone cenerino e l’airone rosso.
Per me, comunque, ha un fascino particolare e quando mi capita di immortalarla provo sempre una gran soddisfazione. Come tutti gli ardeidi è diffidente e non si lascia avvicinare tranquillamente, anche se in certe zone del delta del Po è abituata alle barche e con questo mezzo è possibile avvicinarla sui suoi posatoi. Pur essendo considerata leggermente in declino per via della diminuzione degli habitat adatti, la nitticora è abbastanza comune e numerose nelle zone umide della Pianura Padana.
Gli inglesi la chiamano l’airone della notte per via delle sue abitudini crepuscolari e notturne, ad ogni modo è possibile vederla in attività anche in pieno giorno. Come tutti gli ardeidi ha un curioso cerimoniale durante la riproduzione. Un genitore, infatti, quando arriva al nido alza le lunghe penne filiformi della nuca arruffando tutto il piumaggio. Se per qualche motivo questo cerimoniale non avviene, il partner non è riconosciuto e viene preso a beccate dal compagno e anche dai giovani già impiumati.
Come fotografare la nitticora
Ho avuto occasione di vedere varie volte il comportamento delle nitticore sul nido e devo dire che l’arrivo di uno dei componenti della coppia è sempre stato spettacolare, proprio per via di queste esibizioni di piume e di grida assordanti. Raramente la nitticora nidifica nei canneti, prediligendo alti cespugli o salici. Nel delta del Po è più propensa a nidificare tra le canne e in una valle da caccia, addirittura di limitata estensione, ho trovato una colonia mista di nitticore e aironi cenerini con nidi abbastanza ravvicinati tra loro. Ho fotografato da appostamento fisso preparato ancora prima dell’arrivo degli aironi, posizionandomi sui nidi vuoti dell’annata precedente, perché molto spesso viene occupata la stessa porzione di canneto.
Ho fotografato con reflex Nikon e obiettivo 300 mm f/2,8 chiuso a f/4,5; 1/500 sec e 320 ISO.
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