Abbiamo ricevuto dall’associazione “Io non ho paura del lupo”, impegnata per favorire la conservazione del lupo in Italia e la sua coesistenza con le attività dell’uomo, la notizia di una lettera inviata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, On. Gilberto Pichetto Fratin, per invitarlo a respingere la proposta della Commissione europea di ridurre lo status di protezione della specie lupo ai sensi della Convenzione di Berna, onorando gli impegni nazionali e internazionali che l’Italia ha sottoscritto per la protezione e il ripristino della biodiversità, non ultima la Nature Restoration Law approvata proprio in questi giorni.
Pubblichiamo volentieri quanto dichiara l’associazione:
«A oggi non esistono prove scientifiche a sostegno di un tale cambiamento di status, al contrario, occorre ancora molto lavoro da parte delle Istituzioni, nazionali e comunitarie, per assicurare la conservazione di una specie simbolo del nostro Paese».
Ll’Associazione ricorda anche come già nel 2006, nel 2018 e nel 2022 questa proposta sia stata respinta, proprio a causa della mancanza di evidenze scientifiche che potessero giustificare la modifica di tale status.
La stessa relazione sullo stato del lupo in Europa pubblicata dalla Commissione a fine 2023 ha, inoltre, confermato che i danni agli animali da allevamento rimangono limitati e sono ancora più ridotti nelle aree in cui la presenza dei grandi carnivori è stata continua rispetto alle aree in cui erano scomparsi e tornati negli ultimi 50 anni.
L’Associazione inoltre è critica rispetto al fatto che la discussione su questo tema sia stata finora largamente dominata e guidata dagli interessi dell’agricoltura e della caccia che arbitrariamente si sono posti a portavoce delle comunità rurali, nonostante un recente sondaggio indipendente condotto nel novembre 2023 in 10 Stati membri confermi che le comunità rurali sono molto favorevoli ad una rigorosa protezione dei lupi nell’UE ed in particolare il 77% degli italiani abitanti in aree rurali intervistati si è espresso a favore di una rigorosa protezione dei grandi carnivori e oltre l’88% ha confermato quanto la protezione dell’ambiente debba essere oggi una priorità per l’UE.
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