L’orca (Orcinus orca) è uno dei predatori più affascianti e più forti del pianeta, un vero dominatore del mare, dalla cui aggressione può fuggire probabilmente solo il capodoglio.
Un recente studio condotto su una popolazione di orca che popola le acque canadesi della British Columbia ha mostrato interessanti adattamenti nelle loro battute di caccia. Del resto, quando si tratta di cibo, l’orca rivela sempre sorprendenti adattamenti, basta pensare alle foche predate in Patagonia direttamente sulla spiaggia.
In base agli ambienti frequentanti, le orche modificano la propria dieta, cacciando di volta in volta mammiferi come foche, leoni marini e persino cuccioli di balene ma anche pinguini e grandi pesci.
Quando un gruppo di orche si stabilisce in un’area vuol dire che ha trovato una fonte di sostentamento ed è probabile che la dieta diventi più specifica.
La caccia al salmone delle orche
Sino a pochi anni fa gli studi sulle abitudini alimentari delle orche erano basati sull’osservazione di azioni di caccia verso foche, balene, trichechi.
In questo caso, lo studio, pubblicato su Movement ecology, evidenzia le azioni di caccia di 32 orche canadesi che si nutrono quasi esclusivamente di salmonidi. Si tratta dei salmoni del Pacifico (Oncorhynchus gorbuscha) e dei Chinook salmon o salmoni reali (Oncorhynchus tshawytscha).
Moderni strumenti di localizzazione tridimensionale hanno permesso di seguire i cetacei nelle profondità e di capire che la cattura dei salmoni non è per niente facile, nemmeno per dei predatori formidabili come le orche. I salmoni sono veloci, soprattuto il Chinook, e si immergono in profondità nel tentativo di fuggire alle fauci delle orche, che sono costrette a immersioni più profonde e a lunghe apnee.
Il nuoto delle orche è risultato più veloce e notevolmente più tortuoso del solito con frequenti rotazioni del corpo necessarie a seguire pesci agili come i salmoni. Il salmone, infatti, per assicurarsi la salvezza non può che puntare su velocità, scatti e virate improvvise.
Si tratta di un duello tra velocisti del nuoto in immersione, nel quale però alla fine riesce a spuntarla l’orca, la cui potenza nel nuoto supera i 55 km/h.
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