Il tran-tran di tutti i giorni a volte non ci permette di fermarci un attimo a riflettere su storie come quella che vi sto per raccontare, che mettono in luce quanto nel mondo alcune persone abbiano bisogno di aiuto anche se non lo chiedono, per paura o per vergogna, e come i pregiudizi possano essere facilmente smentiti dai fatti reali. È strano ma nel 2023 viviamo ancora con i preconcetti, anche nei confronti di alcune razze di cani.
Avevo parlato in un precedente articolo di un neonato abbandonato in un sacchetto e salvato da un cane randagio, una storia triste ma a lieto fine, oggi voglio raccontarvi di quello che è accaduto qui in Italia durante l’estate che ci siamo da poco lasciati alle spalle.
Siamo a Taranto, in Puglia, e i protagonisti sono sempre un cane, un Pitbull di nome Pablo, e un neonato abbandonato per terra in un sacchetto.
Un ritrovamento inaspettato
È una tranquilla mattina di metà agosto quando Pablo, adottato alcuni anni fa dai Canili comunali di Taranto, esce con la sua padrona per una passeggiata intorno alle 7 in pieno centro, tra via Pisanelli e via Principe Amedeo.
Al guinzaglio della sua pet mate, mentre passano accanto al cassonetto, inizia ad abbaiare forte irrigidendosi mentre lei cerca di tirarlo via. La donna non capisce lo strano comportamento dell’amico a quattro zampe finché all’arrivo di una signora con un altro cane cambia tutto: entrambi gli animali, infatti, cercano di attrarre l’interesse dei loro padroni verso quel sacchetto e proprio in quegli istanti si sentono dei gemiti del piccolo nascosto all’interno.
È in una borsa di tela, lasciato lì, ai piedi del cassonetto dei rifiuti, gettato fra gli scarti con vicino un peluche e una coperta.
Il neonato è nato da pochissime ore, tanto da avere ancora il cordone ombelicale attaccato.
La signora allerta istantaneamente il 118 e i soccorritori che corrono subito sul posto, accertano che il neonato dai primi controlli sia in buone condizioni.
Lorenzo, è così che viene chiamato dal personale sanitario dell’Ospedale Santissima Annunziata che si prende subito cura di lui. La polizia, allertata dal personale ospedaliero, concentra nel frattempo le ricerche nel rintracciare la madre, una ventenne che era andata precedentemente al punto di primo intervento dell’Ospedale Moscati per un controllo.
Sdoganiamo i pregiudizi
Questo evento conferma il fatto che un cane, come un Pitbull, quasi sempre vittima di pregiudizio e di luoghi comuni per la sua presunta aggressività, possa svelarsi effettivamente il migliore amico dell’uomo, se educato da personale preparato e adottato con consapevolezza da una famiglia che sia davvero disposta a concedergli il suo amore e delle regole.
Una storia che ha unito due anime alle quali la vita non ha subito regalato un sorriso, ma che hanno entrambi poi trovato la via per la felicità.
Un cammino iniziato in estrema salita per Pablo e Lorenzo, risoltosi fortunatamente nel migliore dei modi.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com