C’è stato un piccolo ma significativo passo avanti nella realizzazione del primo parco nazionale della Sicilia, ovvero il Parco nazionale “Isola di Pantelleria”. Qualche settimana fa infatti, su proposta di nomina da parte del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e del Presidente della Regione Nello Musumeci e con il parere favorevole delle due Commissioni Ambiente Territorio e Lavori Pubblici di Camera e Senato, il sindaco dell’isola Salvatore Gino Gabriele è formalmente diventato il Presidente dell’Ente Parco per i prossimi cinque anni. Parco che, al momento, esiste solo sulla carta: bisogna ancora superare lo scoglio burocratico della nomina del consiglio direttivo.
Una storia iniziata nel 1998
Tutelata sin dal 1998 da una riserva naturale orientata, l’isola di Pantelleria ha dovuto attendere l’istituzione del parco nazionale per circa 10 anni. «Un tempo lunghissimo, era assurdo che in Sicilia ancora non ci fosse un Parco Nazionale – commenta Alfonso Pecoraro Scanio allora Ministro dell’Ambiente -. Quella di Pantelleria è una storia iniziata con la Legge finanziaria 2008, dove riuscii a inserire le risorse economiche per i primi quattro grandi parchi nazionali in Sicilia: Pantelleria, appunto, Eolie, Monti Iblei ed Egadi e litorale trapanese».
Devastata dall’incendio
Dopo anni di assurde vicissitudini e lungaggini politico-amministrative, il 29 maggio 2016 un devastante incendio doloso ha distrutto oltre 600 ettari tra boschi e vigneti. Un danno immenso giudicato, da chi ha indagato, come il segnale di chi si opponeva alla protezione del territorio. Un evento che ha agito in realtà da propulsore per l’istituzione del Parco nazionale, arrivata con decreto del Presidente della Repubblica pochi mesi dopo (il 28 luglio 2016). Il Parco nazionale “Isola di Pantelleria” è diventato così il ventiquattresimo in Italia ed il primo in Sicilia.
Biodiversità da proteggere
L’area protetta è suddivisa in tre zone a seconda del valore ambientale-naturalistico e del grado di antropizzazione. La zona di massima protezione ricade principalmente nel settore centrale e meridionale dell’isola, inglobando parte del bosco danneggiato che è inoltre anche al centro di un progetto di riforestazione portato avanti dal Comitato Parchi per Kyoto, in collaborazione con il Comune di Pantelleria, l’Università di Palermo, Federparchi-Europarc Italia, Kyoto Club, Legambiente e Marevivo. «Mi auguro che si cominci a lavorare al più presto – fa sapere il neo Presidente dell’Ente Parco e Sindaco dell’isola Gabriele – Dobbiamo riprendere quel percorso di valorizzazione che Pantelleria aspetta da troppo tempo». Adesso la palla passa nuovamente alla burocrazia.
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