Il coniglio è l’animale da compagnia più diffuso nelle case degli italiani dopo cane e gatto, eppure la sua tutela giuridica non corrisponde affatto a quella prevista per i cosiddetti animali familiari.
Per questo, la LAV – Lega Anti vivisezione – scende in piazza il 5 e 6 dicembre con una petizione per chiedere a Governo ed Istituzioni una nuova legge che equipari la tutela giuridica dei conigli a quella di cani e gatti. “Per superare le contraddizioni tra conigli da compagnia e da carne, chiediamo ai cittadini di recarsi in piazza e firmare la nostra petizione per aiutarci ad offrire a questi animali la tutela e la dignità riconosciuta ai cani e ai gatti – affermano LAV e Animal Equality – Con la nostra petizione vogliamo salvare oltre 30 milioni di conigli che ogni anno vengono allevati e uccisi in Italia”.
Qualche numero
Secondo la Coldiretti, ogni anno sulla tavola di ciascun italiano finiscono 2,6 chili di carne di coniglio. Un numero significativamente maggiore rispetto alla media europea, dove il consumo annuale pro capite si attesta attorno al chilo e mezzo. I numeri più alti in Campania, con 10 chili.
Per quanto riguarda gli allevamenti, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia sono le regioni con la maggiore concentrazione, circa 8mila di cui appena 1500 professionali. Numeri estremamente variabili, a conferma che si tratta di un settore produttivo che evidentemente sfugge a un adeguato monitoraggio, nonostante le leggi prevedano che gli animali allevati e venduti a scopo alimentare siano tutti controllati e garantiti.
Vita breve
In allevamento, la vita media di un coniglio è di appena 12 settimane. Un numero impressionate, se si pensa che in natura questi animali possono vivere fino a 10-12 anni. Le fattrici, in media, vivono 2 anni mentre i conigli da riproduzione 4. Per sollevare il velo sulla realtà degli allevamenti intensivi, Lav e Animal Equality hanno lanciato il sito Coraggio Coniglio, un portale dedicato dove è possibile trovare informazioni e immagini per constatare “in prima persona” le drammatiche condizioni della breve vita dei conigli.
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