Dopo le forti mareggiate degli scorsi giorni, il mare sta riportando a riva tonnellate di rifiuti.
A farne le spese, sono proprio coloro i quali il mare lo vivono, vale a dire i pescatori. Coadiuvati dal progetto “Recupero e riciclo del marine litter per un economia circolare” sono stati proprio loro a rimboccarsi le maniche, prima ad Anzio e in questi giorni anche a Fiumicino, per pulire i fondali e riportare a terra il materiale ripescato.
La mappa dei rifiuti
Le reti dei pescatori hanno riportato a riva flaconi, cassette, cime e reti abbandonate.
Secondo gli ultimi dati ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, oltre il 70% dei rifiuti nei nostri mari è depositato nei fondali marini. Inoltre, il 77% è composto proprio da plastica.
Per questo, l’intervento dei pescatori è più che mai importante. E dopo un prima raccolta, i “pescatori spazzini” hanno annunciato che mapperanno i rifiuti presenti nei fondali delle zone di progetto, attività che permetterà di pianificare successive azioni di intervento per pulire i mari dalla plastica.
Il progetto
Il progetto “Recupero e riciclo del marine litter per un economia circolare” è finanziato dalla Regione Lazio con fondi FEAMP e realizzato dal WWF Italia in partenariato con il FLAG Lazio Mare Centro e a Fiumicino con la collaborazione di COREPLA, il consorzio per il riciclo degli imballaggi in plastica e già attivo con il progetto “Fishing for Litter”.
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