Dopo le pecore tosaerba a Roma arrivano le api sentinelle dell’aria.
Il progetto Apincittà mira, infatti, a monitorare la qualità dell’aria della Capitale partendo proprio dalla salute delle api, preziosi indicatori biologici.
Alveari in città
La sperimentazione prevede il posizionamento di una rete di 12 postazioni dove saranno collocati gli alveari che ospiteranno complessivamente 50mila insetti.
Studiando la qualità del miele, della cera e dello stato di salute delle api si potrà, dunque, valutare la concentrazione dei diversi metalli pesanti e la qualità dell’aria nelle varie zone della Capitale.
Promuovere la biodiversità
Il progetto Apincittà, inoltre, mira a promuovere la biodiversità della Capitale, proteggendo la presenza in città dei preziosi insetti impollinatori e sensibilizzando i cittadini sull’importanza della loro tutela.
Le zone che hanno già aderito al progetto
Queste le zone in cui il progetto sarà realizzato: Largo Argentina, l’apiario di via Casilina, l’apiario sperimentale FAI di via Veneto, il comando Carabinieri CUFA di villa Borghese, la residenza dell’ambasciatore della Gran Bretagna in via di Vigna Murata, il Bioparco di Roma, la cooperativa sociale agricola Garibaldi a Garbatella, gli Orti Urbani di Roma Capitale in via Anagnina, l’Aps Fiore del deserto e il Comitato Mura Latine.
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