Tiene banco da mesi la questione del degrado di Roma. La capitale è stata investita dal ciclone Mafia capitale, a cui hanno fatto seguito una serie di episodi incresciosi, dagli incidenti in metropolitana all’incendio all’aeroporto. Le inadempienze accumulatesi nei decenni sembrano essere esplose in forma irreversibile. La stampa nazionale e anche quella estera hanno letto finora le vicende romane da una prospettiva soprattutto politica. Il sindaco Marino è sotto attacco.
Che a Roma ci sia una questione morale da affrontare, ma questo si potrebbe dire anche di molte altre città italiane, è fuori discussione. Il problema però non investe soltanto la classe politica, ma affonda le sue radici ovunque. Chiunque abbia visitato la città negli ultimi anni non può non avere notato il degrado dei quartieri storici e delle periferie. Strade sporche, rifiuti ovunque, parchi e giardini abbandonati, il lungo Tevere ridotto in alcune parti a un immondezzaio.
Spiace dirlo e so che susciterò la perplessità di molti, forse per primo del direttore di questo Blog. Ma Roma rappresenta, seppure in una forma esasperata, l’Italia di oggi: convinta di essere il luogo più bello del mondo (e certamente lo è stato) è invece un mondo allo sfascio.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com