La flora dei Colli Euganei (Padova) è caratterizzata da un sorprendente numero di specie. La diversa origine e composizione dei terreni, l’accidentata e singolare morfologia dei rilievi (responsabile, tra l’altro, di microclimi contrastanti), l’isolamento da altri gruppi montuosi e le alterne vicende climatiche legate ai cicli glaciali ed al periodo postglaciale, rendono i colli un’isola naturalistica complessa, dove vivono a stretto contatto vegetazioni sia d’ambiente caldo arido sia a carattere montano o submontano.
Singolare è la presenza di Ruta padovana (Haplophyllum patavinum), specie illirica accantonata, che, in Italia, vive unicamente in strettissime zone dei settori calcarei attorno alla località di Arquà Petrarca; qui fu raccolta per la prima volta dal botanico fiorentino Pier Antonio Micheli insieme a Giovanni Giacomo Zannichelli, durante un’escursione il 4 giugno 1722 e descritta poi nel 1729.
Le caratteristiche
È una specie perenne con il fusto alto 10-30 cm, lignificato alla base, cosparso di peli unicellulari soprattutto nella parte inferiore. Le foglie sono sessili, alterne, lanceolate, intere nella parte inferiore del fusto, bipartite o tripartite in quella superiore. I fiori, di colore giallo solfureo sono riuniti a 10-30 in un corimbo terminale e fioriscono da maggio a giugno.
È una pianta termofila, eliofila e calcicola; si insedia infatti su terreni smossi, superficiali, aridi e assolati, dove vegeta a gruppetti sparsi sullo sfasciume calcareo; una stabilizzazione del terreno e la conseguente chiusura della vegetazione portano alla sua scomparsa. Questi ambienti aperti sono sempre più rari sui colli, e perciò Ruta padovana è destinata ad una lenta estinzione. Inoltre, nelle stazioni euganee si riproduce prevalentemente per via vegetativa e questo modo di propagarsi accresce la rarità e la delicatezza della specie.
Dai Balcani al Bosforo
Fuori dal territorio nazionale, la Ruta padovana vive nelle aree carsiche dell’Istria e della Slovenia e nelle aspre montagne della Dalmazia e dell’Erzegovina. Da lì si spinge con centri isolati fino alla Bosnia centrale, nel Montenegro, in Albania, Grecia e Romania, arrivando fino al Bosforo. Il centro disgiunto dei Colli Euganei rappresenta il punto di massima espansione settentrionale e occidentale della specie ed è considerato il relitto di un vasto areale continuo, esteso in passato almeno dall’Albania al Veneto.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com