Le sue piccole dimensioni non sono proporzionate alla fama e all’importanza di cui questo particolare anfibio gode. Infatti, la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata) è uno dei più singolari vertebrati endemici d’Italia, soprattutto per la sua peculiare storia evolutiva che si “perde” in Asia, un primato che lo ha portato a divenire di diritto il simbolo dell’Unione Zoologica Italiana.
La sua presenza sul territorio è rarefatta e si limita, con discontinuità, alla dorsale appenninica (da Genova alla Calabria meridionale); qui la specie vive nei boschi mesofili di caducifoglie, prediligendo quelli di faggi, querce e castagni, a quote da 200 a 1500 metri e con raccolte d’acqua e torrenti puliti e sviluppati.
A dispetto delle abitudini notturne e crepuscolari, per cui passa spesso inosservata, la salamandrina è facilmente riconoscibile: le dita dei piedi sono 4 anziché 5 (come negli altri anfibi urodeli – dotati di coda – nostrani) e sul capo, attorno agli occhi, figura una mascherina – più accentuata nei maschi – cui si deve il nome volgare di salamandrina dagli occhiali. Inoltre, mentre il dorso appare nerastro, il ventre svela una livrea sorprendente, rosso-arancio e bianca con striature nere. Quest’ultima è una colorazione di avvertimento, comune ad altri anfibi (come l’ululone), che, quando messa in mostra, mira a intimidire possibili predatori. A sua volta, la salamandrina è un predatore e, benché schiva e lenta, cattura piccoli artropodi con uno scatto rapidissimo della lingua.
La riproduzione ha luogo in primavera o autunno: dopo una breve parata nuziale la femmina, fecondata dal maschio, si reca nelle anse dei torrenti, le stesse ogni anno, dove la corrente è meno forte, a deporre le uova. Queste ultime – 20-50 per individuo a stagione – vengono attaccate singolarmente a corpi sommersi, schiudendosi in 1-2 mesi. Le larve, che si nutrono di piccoli invertebrati acquatici, usciranno dall’acqua solo 2-3 mesi più tardi. Per il resto della sua vita – in cattività vive fino a 15 anni -, la salamandrina sarà essenzialmente terricola.
Nome
Salamandrina terdigitata (Lacépède, 1788).
Classificazione
Phylum Chordata, classe Amphibia, ordine Urodela, famiglia Salamandridae.
Areale
Italia, dorsale appenninica (dalla Liguria alla Calabria).
Dimensioni
Fino a 12 cm (coda compresa) nella femmina adulta, e 9 cm nel maschio adulto.
Alimentazione
Zoofaga, si nutre di piccoli invertebrati.
Riproduzione
Accoppiamento primaverile e, in alcuni casi, autunnale. Le uova vengono deposte in acqua e si schiudono 1-2 mesi dopo. La metamorfosi delle larve può richiedere altri 2-3 mesi. La durata varia in relazione alle condizioni ambientali e, in particolare, alla temperatura.
Protezione
Inserita nell’allegato II della Convenzione di Berna (19 settembre 1979) e negli allegati II e IV della Direttiva Habitat (92/43/CEE), è tutelata in tutte le regioni italiane (normative regionali).
SEMPRE INFORMATI!
Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla Natura, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di rivistanatura.com
Basta inserire l’indirizzo e-mail nell’apposito modulo qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscriviti”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di Natura! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com