Nuotare in vasca coi delfini non ha alcuna finalità di educazione scientifica e, anzi, rappresenta solo un’ulteriore fonte di stress per i mammiferi marini rinchiusi in cattività.
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio pone così fine al dibattito sulla liceità del nuoto in vasca coi delfini, pratica che era stata autorizzata dal decreto approvato nel gennaio 2018.
Solo fonte di guadagno
Secondo le associazioni per la tutela dei diritti degli animali, il decreto – di fatto – rappresentava solamente un «Regalo ai delfinari, perché rimuovendo il divieto preesistente e consentendo al pubblico di nuotare nella stessa vasca con i delfini per inverosimili finalità di “educazione e sensibilizzazione del pubblico in materia di conservazione della biodiversità con i delfini” favoriva l’aumento di spettatori e il conseguente ricavo economico».
Il tutto a discapito del benessere degli animali, profondamente stressati dal contatto prolungato con le persone in vasca.
«Nuotare con il pubblico, infatti, è un’attività che produce ulteriore stress ai delfini, già detenuti in spazi limitati e costretti a esibirsi in spettacoli con salti e piroette, accompagnati da musica ad altissimo volume» ha commentato la Lega Anti Vivisezione che si è detta soddisfatta del pronunciamento del Tar laziale.
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