Strumenti di pietra trovati in Armenia risalenti a oltre 320mila anni fa, riscrivono la storia del continente euroasiatico. Fino a oggi, infatti, si pensava che la conquista di nuove tecniche di lavorazione della silice fossero appannaggio dei gruppi di uomini moderni provenienti direttamente dall’Africa. Niente di tutto ciò.
La scoperta armena rivaluta in toto la fantasia e l’intelligenza delle popolazioni da millenni ubicate nelle regioni euroasiatiche, da sempre considerate “meno sviluppate” rispetto ai diretti discendenti delle più progredite forme di Homo erectus.
Gli esperti dell’Università del Connecticut, che hanno condotto gli scavi presso Nor Geghi, confermano che “anche in Eurasia l’innovazione portò a importanti traguardi in ambito sociale e artigianale”.
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