A meno di 24 ore dalla tanto attesa schiusa dell’uovo nel nido telemonitorato del Parco dei Nebrodi, il piccolo grifone non ce l’ha fatta. Dopo 55 giorni dalla deposizione e l’emozionante schiusa avvenuta domenica scorsa, il pulcino è infatti deceduto nel nido.
Alto tasso di mortalità
«La mortalità infantile è frequente in questi grandi rapaci – spiega lo zoologo Antonio Spinnato – e dai monitoraggi delle numerose nidificazioni che abbiamo seguito negli anni, come anche nella stagione riproduttiva in corso, abbiamo registrato delle perdite sia prima della schiusa che nella fase che va dalla nascita del pulcino all’involo del giovane. In questo caso abbiamo assistito ad una situazione in cui il pulcino era perfettamente formato; la rottura dell’uovo era stata iniziata dall’interno dal piccolo nella mattina di giorno 23 marzo, per cui inseriremo questa nidificazione nella triste tabella dei giovani deceduti nel nido. Purtroppo avevamo intuito che qualcosa non fosse andato bene dal fatto che la rottura completa dell’uovo è avvenuta dopo quasi 24 ore, ad opera del genitore, il quale dopo aver sgusciato l’uovo si era subito posizionato sopra il pulcino neonato per proteggerlo, ed eravamo ansiosi di vederlo bene per verificare il suo stato di salute».
Nascite in aumento
Il 2019 è il quinto anno consecutivo di telemonitoraggio del nido e ad ogni stagione riproduttiva si è raccolta una storia diversa, registrando però più spesso, almeno in questo specifico nido, un numero più elevato di casi di mortalità infantile che di involo. Un anno addirittura l’uovo è stato predato da un corvo imperiale.
«Tutti avremmo voluto seguire la crescita del grifoncino fino all’involo – ha commentato il Commissario Straordinario dell’Ente Parco dei Nebrodi Gianluca Ferlito – ma la vita nella natura selvatica è questa, con le sue dure regole della selezione naturale. Rimane comunque l’importanza dei dati scientifici acquisiti che si aggiungono a quelli finora raccolti, oltre alla grandissima soddisfazione per l’enorme interesse suscitato oltre che negli addetti ai lavori anche nei confronti di appassionati e gente comune».
Pur essendo molto alta la mortalità nel periodo prima dell’involo dei piccoli grifoni, ci troviamo a ridosso della stagione di schiusa delle uova e praticamente ogni giorno è possibile osservare nuovi pulcini: «La prima schiusa, quella osservata ai primi di marzo, la avevamo segnalata come evento eccezionale poiché molto precoce – commenta il Dott. Spinnato – Con un mese di anticipo rispetto alle altre, viene da pensare che la deposizione dell’uovo sia stata compiuta eccezionalmente alla fine di dicembre. Secondo le nostre osservazioni possiamo dire che dall’inizio di marzo sono nati almeno 5 pulcini ed altri ne nasceranno nei giorni a venire».
Una buona notizia dunque per la colonia di grifoni tornati da qualche anno a volare nei cieli del Parco dei Nebrodi dopo oltre quarant’anni di assenza.
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