Su un panoramico promontorio roccioso sopra la valle del fiume Tolminka sorge la chiesa commemorativa di Javorca. Fu costruita dai militari dell’esercito austro-ungarico per ricordare i loro compagni caduti e oggi è l’unica chiesa che si è conservata nella zona del fronte dell’Isonzo.
Fu costruita in otto mesi e consacrata il 1° novembre 1916. La struttura è stata concepita dal luogotenente Remigius Geyling, noto pittore e scenografo viennese, mentre le opere edili furono condotte da Géza Jablonszky, sottotenente di origini ungheresi. I muri lignei, in larice, sono coperti da un tetto basso a due spioventi.
Sopra l’entrata si erge il campanile con l’orologio solare, lo stemma della monarchia e la scritta PAX (pace). Gli esterni del santuario sono adornati dagli stemmi delle venti regioni che costituivano l’impero Austro-ungarico. L’interno è un vano unico, diviso in tre apparenti navate da pilastri in legno dipinti. Sui muri laterali sono appese tavolette prese dalle cassette per munizione dove sono incisi a fuoco i nomi di oltre 2800 soldati caduti.
Dalla terrazza panoramica a fianco del santuario, lo sguardo si stende verso la maestosa vetta di Rdeči rob e il versante montuoso di Bohinj e Tolmin. L’edificio è stato incluso nel 2007 tra i monumenti storici che portano il marchio del patrimonio culturale europeo e oggi rappresenta una delle tradizionali soste lungo il Sentiero della pace che collega i luoghi simbolo della Prima guerra mondiale. Vi si accede da Tolmin, passando sopra le bellissime forre della Tolminka, che costituiscono il punto più meridionale del Parco Nazionale del Triglav. Raggiunta la malga Polog, si procede per trenta minuti fino alla chiesetta.
Per scoprire un nuovo itinerario sui sentieri storici della Prima guerra mondiale e fra le bellezze naturali slovene, vi diamo appuntamento alla prossima puntata.
Puntata precedente: Un fiume di storia, ma non solo
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