Forse neanche il buon Tim Burton, assieme a qualche altro pazzo visionario del cinema, avrebbe mai potuto immaginare una creatura come quella di queste immagini. In realtà, i Solifugi esistono davvero, sono lontani parenti di ragni e scorpioni e abitano foreste, deserti e savane del Vecchio e Nuovo mondo.
Alcuni sono adattati a vivere nella sabbia, altri in profondi tunnel nel terreno ma tutti sono dotati di mandibole (cheliceri) possenti, in grado di triturare con meticolosa efficienza le prede che incontrano. Il loro aspetto ricorda quello di una sorta di ragno dotato di una sega al posto della bocca.
Sono diventati famosi anche qui in Italia durante la Guerra del Golfo a causa di foto scattate nelle basi militari in cui venivano ritratti grandi individui, ingigantiti ad arte per farli sembrare ancora più grandi. In realtà sono animali innocui per l’uomo, non velenosi e di norma molto schivi. Corrono ovunque in cerca di ombra (da cui il nome solifugo, che fugge il sole), scavano con incredibile velocità e sono anche in grado coi loro cheliceri di produrre dei suoni come deterrente contro grandi predatori. Della loro vita, però, si sa poco o nulla e molte specie rimangono solo un nome all’interno di una pubblicazione scientifica.
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