di Bruna Valettini *
Le piccole testuggini presenti in molte case degli italiani appartengono tutte a specie esotiche. La loro origine e il loro areale di distribuzione sono spesso molto lontani dal nostro territorio.
Le specie più commercializzate, introdotte volontariamente dall’uomo, sono state le testuggini americane dalle guance gialle e rosse, appartenenti al genere Trachemys, che sono inserite nella lista delle specie aliene invasive di rilevanza unionale, ossia quelle specie esotiche i cui effetti negativi sono talmente rilevanti da richiedere un intervento coordinato e uniforme a livello di Unione Europea.
Una specie vietata di cui bisogna denunciarne il possesso
Attualmente di queste testuggini del genere Trachemys è vietata la riproduzione, il trasporto, l’acquisto, la vendita e lo scambio, il rilascio in ambienti liberi e l’allevamento. È possibile continuare a detenerle come animali da compagnia, a condizione di fare denuncia del possesso dell’esemplare, di custodire l’esemplare in modo che non sia possibile la sua fuga o il rilascio nell’ambiente naturale, e di impedirne la riproduzione. Il termine per la presentazione delle denunce era l’8 gennaio 2023 ma, dal momento che sono già state fatte delle proroghe, si attende di vedere se il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ne concederà una ulteriore. (www.mase.gov.it/pagina/specie-esotiche-invasive)
Il rilascio in natura di qualsiasi testuggine esotica è sempre un’azione dannosa
È ancora possibile acquistare altre specie esotiche di testuggini, che vengono commercializzate legalmente, ma attenzione perché occorrono alcune accortezze: la loro cura prevede un impegno continuato nel tempo perché questi animali possono essere molto longevi. Infatti, possono vivere più di 35 anni e andrebbero alloggiati in apposite vasche di dimensioni adeguate, provviste di adeguata filtrazione e lampade per rettili con emissione di raggi infrarossi e ultravioletti. Le vaschette in plastica, di solito vendute con l’animale (commercializzato nella gran parte dei casi in giovanissima età, la cosiddetta taglia baby) dopo un breve periodo diventano insufficienti e non garantiscono adeguate condizioni igieniche.
Tra le specie più commercializzate troviamo Mauremys sinensis (di origine asiatica), Pseudemys floridana, Pseudemys nelsoni, Graptemys pseudogeographica (tutte di origine nord americana).
Spesso, quando non si è più in grado di ospitarle, vengono rilasciate in ambiente naturale, con conseguenti impatti negativi sulla biodiversità, perché influiscono negativamente sulle comunità acquatiche degli ambienti colonizzati, attraverso la predazione di una grande varietà di specie animali, tra cui insetti acquatici, crostacei, pesci e anfibi, e anche di vegetazione acquatica.
Inoltre, rappresentano una forte minaccia per la sopravvivenza della testuggine palustre europea (Emys orbicularis), che vive sul nostro territorio ed è in forte declino, in quanto le testuggini esotiche possono essere portartici di malattie e competono per il cibo e gli spazi disponibili.
Il progetto life Urca Proemys
Per proteggere la testuggine palustre europea è in corso il progetto LIFE URCA PROEMYS (www.urcaproemys.eu). Cofinanziato dallo strumento LIFE dell’Unione europea e coordinato dal WWF Italia insieme ad altri 9 partner, questo progetto lavora per migliorare lo stato di conservazione di Emys orbicularis in Italia e in Slovenia, attraverso un programma a lungo termine che prevede interventi di ripristino dell’habitat, ripopolamento in natura, azioni di contenimento delle specie esotiche invasive, una campagna di comunicazione e sensibilizzazione e la creazione di una task force di esperti e volontari, che hanno recentemente collaborato alla redazione di un piano di Gestione Integrato: uno strumento fondamentale per favorire la conservazione di Emys orbicularis nella nostra penisola.
Come possiamo aiutare direttamente la nostra testuggine autoctona?
Innanzitutto, evitando di rilasciare le testuggini esotiche in natura e riflettendo sempre, prima di acquistarne una, perché “una testuggine è per sempre”. Rilasciare in natura una testuggine esotica è vietato dalla legge e potrebbe, inoltre, causare la sua morte. Se non si può più prendersene cura, bisogna portarla a un centro di raccolta autorizzato. La lista di quelli attualmente presenti in Italia è consultabile sul sito del progetto www.urcaproemys.eu/faq
* referente Progetti Europei Acquario di Genova
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