L’uso del pesticida thiacloprid sarà vietato negli Stati europei a partire dalla fine di aprile 2020.
La decisione di non rinnovare l’autorizzazione all’impiego dell’insetticida è stata presa dopo che uno studio condotto dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) aveva definito il thiacloprid come “presunto tossico” per il sistema riproduttivo.
Presente anche nel polline
Lo studio, inoltre, formulava la conclusione secondo cui non si poteva neppure escludere un possibile impatto di questo composto chimico sulle api.
Il thiacloprid, infatti, ha un meccanismo d’azione simile a quello di altri pesticidi neonicotinoidi, già banditi sul mercato europeo nell’aprile 2018.
Inoltre, il thiacloprid è una delle molecole più frequentemente rilevata anche nel polline raccolto dalle api, come dimostrato anche da un’indagine condotta da Greenpeace.
Basterà per salvare le api?
La scelta della Commissione Europea può segnare una svolta in materia di salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità a patto, però, che i composti chimici bandati non vengano rimpiazzati da sostituti altrettanto dannosi.
«Per questo è importante applicare i migliori standard di valutazione per tutti i pesticidi attualmente in commercio – aggiunge Greenpeace –. Per esempio, nelle linee formulate dalla Commissione si è tenuto conto solo del rischio di tossicità acuta e non cronica e sono state prese in considerazione solo le api adulte ma non si è fatto accenno ai bombi, alle api solitarie e neppure le larve».
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