Una tigre è morta mentre un’altra versa in gravi condizioni ed è in pericolo di vita.
È questo il bilancio dell’interminabile viaggio a cui sono state costrette 10 tigri. Gli animali – partiti da Latina – erano dirette verso uno zoo russo.
Nove giorni in un camion
Secondo quanto riferito dalle associazioni che stanno seguendo il caso, gli animali sarebbero rimasti bloccati per giorni al confine tra Polonia e Bielorussia a causa di questioni burocratiche.
«La vicenda presenta contorni ancora non del tutto chiari – spiega la LAV –. Per queste ragioni presenteremo una denuncia per maltrattamento e uccisione degli animali, dal momento che chi ha scelto di usare queste modalità di trasporto ha condannato questi animali a sofferenza e morte, come poi drammaticamente avvenuto. È evidente che il risparmio nell’operazione commerciale, come dimostrano alcune incongruenze riportate sui documenti, ha avuto un ruolo fondamentale sulla sorte di questi animali e che i responsabili della vendita saranno chiamati a risponderne».
Accolte in Polonia
Il WWF ha subito contattato il governo polacco per cercare di risolvere la questione. La risposta è arrivata rapida e gli animali hanno cambiato destinazione finale: non più uno zoo russo ma una struttura polacca idonea ad accoglierle al meglio.
«Adesso auspichiamo anche che venga presto individuata la migliore struttura in Europa adatta ad accogliere stabilmente le tigri, garantendo loro il pieno benessere – ha aggiunto il WWF –. Ma chiediamo anche a tutti i Governi europei di intervenire per fermare una volta per tutte il commercio e l’utilizzo nei circhi di questi felini appartenenti, anche se nati in cattività, a una specie protetta».
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