Alcuni osservatori critici sugli accordi di libero scambio, come l’ambientalista Vandana Shiva, fanno notare come il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) che viene discusso in questi giorni a Bruxelles tra Europa e Stati Uniti sia una minaccia per alcuni diritti dei cittadini. Nei suoi obiettivi, infatti, rientrano numerosi e importantissimi temi di agricoltura e cibo: coltivazioni OGM, etichettatura, farmaci animali e ormoni per il bestiame, benessere animale, antibiotici negli allevamenti, pollame chimicamente lavato nel cloro, nanotecnologie e altro ancora.
Il dibattito su questi argomenti tra le due sponde dell’Atlantico è intenso: una delle più grandi differenze tra i due continenti è il principio di precauzione. In Europa, se la scienza non riesce con certezza a determinare o meno l’esistenza di rischi, si applica il principio di precauzione e il prodotto non viene immesso sul mercato. Se il TTIP venisse ratificato così com’è ora, i divieti dei Paesi europei su coltivazioni OGM e sull’uso di pesticidi pericolosi rischiano di essere cancellati.
di Luca Serafini
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