Oltre 550 trofei di caccia tra teschi, zampe, orecchie, artigli, ossa, pelli e corpi interi di animali imbalsamati, compresi quelli di specie minacciate e in via di estinzione, messi all’asta e venduti al miglior offerente.
È quanto è accaduto nello stato americano dell’Iowa ed emerso da un’indagine condotta da Humane Society of the United States (HSUS) e Humane Society International (HSI). Uno scenario raccapricciante di trofei di caccia trasformati in decorazioni per la casa, come tavoli e lampade realizzati con zampe e zoccoli di giraffa e di elefanti africani o tappeti ricavati dalle pelli di orsi neri, orsi grizzly, zebre, lupi e leoni di montagna.
Trofei messi in vendita dai loro uccisori o proprietari, cacciatori intenzionati a disfarsi di una parte o della totalità delle proprie collezioni e famiglie che li hanno ricevuti in eredità. Il prezzo più alto battuto? 26mila dollari per aggiudicarsi un orso polare (classificato come vulnerabile dall’IUCN) e una foca dagli anelli, mentre due teschi e tre corpi interi di giraffa, tra cui un cucciolo definito “della dimensione perfetta per qualsiasi stanza della casa”, sono stati venduti per 6200 dollari.
Anche in Europa e in Italia
Un macabro commercio da cui purtroppo non sono esenti l’Europa e l’Italia. L’Unione Europea – con quasi 15 mila trofei appartenenti a 73 specie protette importati tra il 2014 e il 2018 – è il secondo importatore di trofei di caccia al mondo dopo gli Stati Uniti, mentre l’Italia è il quarto importatore di trofei di leoni africani di origine selvatica e il primo in UE di trofei di ippopotamo (145).
Come spiega Martina Pluda di HSI Europe: «In Italia circolano trofei di caccia di specie minacciate e in via di estinzione a causa della mancanza di un divieto di importazione, esportazione e riesportazione, che permetterebbe al nostro Paese di dare un contributo significativo per fermare questo spargimento di sangue».
Per questo invita a firmare la petizione, un’esortazione a proteggere tutte le specie che vengono cacciate per divertimento e trasportate da e verso il nostro Paese per essere trasformate in macabri oggetti.
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