Dal 22 luglio scorso, o meglio dai primi di agosto quando fu accertata la sua responsabilità, è stato l’animale più ricercato d’Italia con una condanna irremovibile sopra la testa: «L’orsa Kj2 deve essere presa, viva o morta, perché pericolosa». Così aveva dichiarato la provincia di Trento che, evidentemente, ha optato per la seconda scelta dato che la notte tra sabato 12 e domenica 13 agosto il Corpo forestale provinciale l’ha abbattuta. All’azione sono seguite poche righe di commento da parte delle autorità e una presa di posizione netta da parte del presidente della Provincia Ugo Rossi: «Prima le persone – ha detto – e Kj2 era troppo pericolosa, non si poteva fare altrimenti».
A nulla sono false le proteste e le suppliche degli ambientalisti che già dall’inizio temevano per questo epilogo. Nelle ultime settimane la provincia aveva predisposto trappole per catturare gli orsi della zona liberandoli solo dopo averli esaminati e muniti di radiocollare, in modo che, ottenuti i risultati, gli individui potessero essere ritrovati in casi di necessità. E così è avvenuto: la seconda orsa caduta in trappola, com’è risultato dalle analisi, era proprio la temutissima e ricercatissima Kj2. Rintracciata e abbattuta. Adesso, dalla Brambilla al WWF a Enpa tutte le associazioni insorgono e con loro moltissimi cittadini per questa esecuzione così affrettata e sono pronti a dare battaglia e persino a denunciare la Provincia. Non è dato sapere perché l’opzione “cattività” sia stata scartata ma forse tutto sommato per Kj2, abituata a boschi e prati verdi, una vasca di cemento sarebbe stata peggio, ne è convinto anche il presidente Rossi che, comunque continua a difendere il progetto Life ursus, considerandolo un «valore aggiunto per il Trentino».
Il problema resta la convivenza tra questi 50-60 orsi attuali con l’uomo che fatica, a quanto pare, ad accettare alcune semplici regole di comportamento come evitare di portare cani nei luoghi abitati dagli orsi, avventurarsi da solo in zone “a rischio” o cercare di interagire con gli animali, misure che dei parchi del nord America vengono fatte rispettare a suon di multe salate. Forse Kj2 era davvero un’orsa troppo irruenta e la sua scomparsa gioverà al rapporto uomo-orso, come pensano alcuni esperti, o magari semplicemente è una vittima, un orso come gli altri, e ha avuto la sfortuna di incappare in esseri umani “non educati” al rispetto della fauna selvatica, ma ormai è tardi per le ipotesi.
L’orsa lascia due cuccioli che a detta del Corpo forestale “stanno bene” e se la caveranno. Non ci resta che fare il tifo per loro sperando che abbiano miglior fortuna della madre.
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