I mesi di gennaio e febbraio secondo la medicina tradizionale cinese coincidono con l’elemento “Acqua”. Si tratta di una qualità di energia profondissima, ancestrale, legata all’istinto di sopravvivenza. I reni, che sono fra gli organi i più forti del nostro corpo, appartengono a questa qualità energetica. In essi è racchiusa la vera forza vitale, intesa anche come forza riproduttiva oltre che vitalità e longevità. Perciò se ci sentiamo sempre stanchi e spossati, se non abbiamo “voglia” di fare, costruire, soffriamo di attacchi di panico e paure e non sentiamo alcuna gioia di vivere, allora lo stile di vita che stiamo adottando sicuramente non è sostenibile.
Che cosa nuoce ai reni?
I reni sono dei filtri, che lavorano incessantemente e vanno tenuti puliti evitando che si ostruiscano e si indeboliscano. Ciò che li danneggia sono tutti gli eccessi, nello specifico cibi animali, grassi appiccicosi, zuccheri, sale, liquidi e in generale il cibo “debole” (raffinato, lavorato, freddo, crudo).
Che cosa, invece, fa bene ai reni?
A proposito di cibo “forte”, dobbiamo nutrirci con ciò che la natura ci offre in questa stagione, in particolare le radici, la cui forza vitale permette loro di durare molto a lungo anche sottoterra. La cottura di questi ortaggi dovrà essere molto lunga, perché assorbano tutta l’energia del fuoco che ne amplifica la forza.
Ecco un piatto tipico della cucina macrobiotica curativa, la kimpira di radici, ottimo anche per rinforzare le difese immunitarie e per riprendersi in seguito a malattie e operazioni.
Kimpira di radici
2 o 3 radici di forma e colore diversi (carota, daikon, scorzanera, rapa bianca, ramolaccio, pastinaca, ravanelli, cipolla)
2 cucchiai di radice di bardana essiccata lasciata in ammollo per almeno un’ora (facoltativa)
2 cucchiai di olio di semi di sesamo
1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato
2 cucchiai di tamari o shoyu
Pulire bene le radici e pelare quelle nere (pelarle tutte se non sono biologiche). Tagliarle a punta di matita o a julienne, poi mettere tutto in una padella con l’olio e accendere il fuoco. Cuocere a fiamma moderata finché la verdura inizia a colorarsi e attaccare, allora aggiungere un mestolo l’acqua. Coprire con il coperchio e continuare la cottura, finché l’acqua si asciuga. Aggiungere il tamari e lo zenzero spremuto, lasciare insaporire due minuti e spegnere il fuoco. Servire caldo come contorno.
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