Esistono storie incredibili in una città antica come Roma, ogni strada può raccontare un segreto, ogni angolo può racchiudere storie centenarie, ma non tutti sanno che sono custoditi anche dei fossili viventi.
Vi sto parlando della Wollemia nobilis, una conifera che si credeva ormai estinta, ma che, nel 1994, è stata individuata in una forra (cavità più o meno profonda scavata dalla forza dei fiumi – ndr) all’interno del Wollemi National Park in Australia.
Questa scoperta destò un grande interesse fra i botanici, poiché gli studi su questa conifera fino ad allora erano possibili solo tramite foglie fossili degli esemplari sopravvissuti al tempo, risalenti a circa novanta milioni di anni fa e rinvenuti in Nuova Zelanda, Antartide e Australia.
Questa conifera è spesso chiamata pino di Wollemi ma, in realtà, ha poco a che vedere con le Pinaceae. Semmai, studi comparativi l’hanno associata alle specie di fossili di Araucariaceae (conifere presenti nel continente australiano). Questa pianta può raggiungere dimensioni notevoli, anche i 35-40 metri di altezza, con aghi scuri, palmati e sovradimensionati e una corteccia spessa.
Attualmente lo studio sulla Wollemia nobilis ha portato all’individuazione di circa un centinaio di esemplari nella gola del canyon del parco australiano. L’area di rinvenimento è stata sottoposta, per motivi di sicurezza, a controllato isolamento (al pari delle nostre riserve integrali) e nessuno, ricercatori compresi, conosce l’esatta ubicazione degli esemplari. Sembra che i ricercatori vengano portati sul posto con un elicottero e sbendati lì!
Dalla scoperta ad oggi, sono stati fatti molti tentativi per far sviluppare in maniera più consistente questa antica conifera al fine di avere un maggior numero di esemplari e scongiurare l’estinzione. Il Wollemi National Park ha messo in atto tutta una serie di programmi per proteggere la zona dai danni causati dalle calamità naturali, dagli incendi e dai disturbi antropici. Inoltre, è stata avviata l’introduzione di nuovi esemplari in località diverse da quella del ritrovamento, sempre al fine di garantire la continuità della specie.
L’arrivo in Italia della Wollemia nobilis
La Wollemia nobilis fu portata per la prima volta in Italia alla manifestazione Euroflora, che si tenne a Genova nel 2006. Successivamente fu inserita nel Giardino Botanico di Pratorondanino, all’orto Botanico dell’Università di Genova e nel Parco di Villa Heleneum di Lugano. A Roma è presente nell’Orto botanico di Roma e per la prima volta ha sviluppato anche i coni femminili: questa è un’ottima notizia ai fini della sua riproduzione e l’ottenimento di nuovi esemplari. Nell’orto botanico di Roma è inserita nell’area dedicata alle Gimnosperme e in particolare si ritrova fra due sequoie (Sequoia sempervirens) di modeste dimensioni, così osservandola sembra improvvisamente che si possa veder passare un dinosauro da un momento all’altro!
Insomma una pianta unica, come il Ginkgo biloba e la Cycas, che ci parlano di un passato lontano e testimoniano la forza vitale di questi esseri viventi meravigliosi quali sono le piante!
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