Il bonsai (pianta in piccolo vaso) è un tipo di coltivazione di essenze arboree, che vengono volutamente mantenute in miniatura tramite un lavoro di potatura e pinzatura dei rami e dalla riduzione delle radici. Possono essere educati in vari stili (a cascata, eretto formale e informale, spazzato dal vento, boschetto, a scopa rovesciata ecc), a seconda del tipo di pianta che si sta coltivando. La scelta del vaso nel quale verrà posata la pianta sarà di vitale importanza per l’estetica generale del bonsai. Botanica e arte si fondono, dando vita a un lavoro che cambia forme e colori con il mutare delle stagioni.
Acero campestre (Acer campestre)
Cenni generali
Essenza rustica e dalla coltivazione essenziale. Acero campestre è un arbusto di media altezza tipico della macchia latifoglie, insieme a querce e faggi, dalle pianure fino alle zone pedemontane. Pianta vigorosa e dal tronco robusto, si caratterizza per l’eleganza delle foglie lobate, adatte al bonsai per le loro dimensioni nel complesso ridotte. In autunno si apprezzerà il colore tendente al giallo oro delle foglie, in prossimità della caduta.
Annaffiatura
Ogni 7-15 giorni nel periodo invernale. La pianta tollera bene le basse temperature. In estate l’acero campestre andrà annaffiato giornalmente, mentre in primavera e in autunno ogni qualvolta il terreno è asciutto al tatto. La regola generale è sempre valida: essendo una latifoglia in un vaso contenuto, essa non vuole né troppa acqua né troppa poca.
Esposizione
In inverno la pianta va lasciata all’aperto, protetta dalle gelate da una tettoia o con tessuto non tessuto e da sfagno sulla superficie. In primavera ed autunno andrà invece collocata in pieno sole (accorgimento che in autunno farà splendere l’acero con colori che virano dal giallo intenso al giallo d’orato). La pianta andrà collocata a mezz’ombra tra luglio e agosto, per evitare che i raggi solari rovinino il fogliame.
Substrato e rinvaso
Il substrato ideale è composto da pietra pomice o akadama a grana fine al 50%, lapillo vulcanico o ghiaia di fiume, sempre a grana fine, con una percentuale del 25% ciascuna e humus di lombrico o terriccio universale di alta qualità al 25%. Il rinvaso andrà effettuato tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, dopo la potatura e prima che le gemme si schiudano.
Concimazione
Da aprile a luglio, con concime solido organico a lenta cessione, facilmente reperibile online o negli store specializzati, e da settembre a inizio novembre, con concime solido o liquido organico a lenta cessione.
Malattie e parassiti
Afidi, acari e cocciniglia. Il ragnetto rosso è il principale nemico dell’acero campestre. Per prevenire questi problemi, nella stagione invernale si andrà ad agire con agenti preventivi, come il liquido jin e l’olio minerale. All’occorrenza, nei mesi primaverili e autunnali, andranno applicati appositi prodotti anti-acaro. Le cocciniglie potranno essere rimosse manualmente.
Stile
Eretto formale, eretto informale, a boschetto, a scopa rovesciata, stile a due tronchi, stile padre-figlio.
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