Una vita dedicata al falco pellegrino (Falco peregrinus), l’uccello più veloce del mondo in grado di superare in picchiata i 320 chilometri orari, questo è Richard Fyfe biologo canadese scomparso a inizio luglio all’età di 85 anni. Grazie al suo progetto di allevamento e reintroduzione lo scienziato ha contribuito a salvare questa specie dall’estinzione dato che essa, a metà del secolo scorso, con l’avvento dei pesticidi e in particolare dell’uso di DdT andò incontro a un drastico declino sia in nord America che in Europa settentrionale. Essendo predatori all’apice della catena alimentare, infatti, i falchi accumulavano il veleno nel loro corpo con gravi ripercussioni a livello della riproduzione. Richard Fyfe, che aveva già esperienza di allevamento di falchi, si propose allora di tentare un allevamento in ambiente controllato prelevando alcune uova in natura e reintroducendo i nuovi nati laddove erano scomparsi. Malgrado il scetticismo di una parte degli scienziati e grazie alla messa al bando del Ddt negli anni Settanta, il progetto del biologo fu un successo. Nel 1995 la struttura canadese di Richard Fyfe, non avendo più ragione d’esistere, venne chiusa dopo aver allevato e reintrodotto 1500 esemplari. Tre anni più tardi, infine, la specie fu considerata “fuori pericolo”.
I falchi milanesi
Oggi il falco pellegrino è uno dei rapaci più diffusi al mondo ed è particolarmente adattabile persino alla presenza dell’uomo. Alcune coppie sono addirittura urbanizzate e anno dopo anno nidificano su alti edifici cittadini come La Lanterna di Genova, il Monastero di San Giovanni a Parma, il campanile di San Petronio a Bologna, La Sapienza di Roma o su torri di trasmissione telefonica.
Dal 2014 il falco pellegrino nidifica anche a Milano, in cima al Grattacielo Pirelli a 125 m d’altezza, e quest’anno la coppia battezzata Giò e Giulia ha dato alla luce tre pulcini. Due mesi e mezzo dopo e non senza qualche tentativo maldestro – con conseguente aiuto umano – lo scorso giugno i giovani si sono involati con successo. Così come per altre città, la nidificazione dei falchi milanesi è stata monitorata quotidianamente da una web cam che ha permesso di seguire in diretta la loro crescita.
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