Frutta a verdura coltivate senza terra, senza acqua e con molta manodopera in meno rispetto a un campo tradizionale.
Vi sembra fantascienza? Eppure in Giappone questo tipo di agricoltura è già realtà: l’azienda nipponica Mebiol ha brevettato un innovativo metodo di coltivazione che permette di risparmiare due delle risorse più preziose – acqua e terreno – per far fronte alla crescente domanda di una popolazione in continuo aumento.
Il film usato in campo medico
Il nuovo metodo di coltivazione è un’evoluzione della tecnica idroponica: le piante vengono fatte crescere in ambienti chiusi e controllati, con luce e temperature costanti.
La vera innovazione sta nell’uso di un idrogel costituito da un film polimerico, un prodotto originariamente impiegato in ambito medico. Grazie a questo idrogel è possibile, infatti, risparmiare il 90% di acqua: il film permette di trattenere liquidi e sostanze nutritive necessarie alla crescita delle piante, eliminando la necessità della terra e riducendo sensibilmente il consumo di acqua.
La gestione delle colture, inoltre, è molto più mirata e organizzata e per questo richiede meno manodopera rispetto al lavoro nei campi.
Ma non solo: il gel protegge anche le piante dall’attacco di agenti esterni, rendendo di fatto superfluo l’impiego di pesticidi.
Il sistema di agricoltura per le zone aride
In Giappone il futuristico sistema di coltivazione è già stato adottato in 150 differenti località, come per esempio alcune aree nel nord-est del Paese colpite dal incidente del 2011 della centrale nucleare di Fukushima.
Il sistema potrebbe rivelarsi particolarmente utile per aumentare la produzione di frutta a verdura a fronte della crescente richiesta.
La tecnica, inoltre, consente la produzione di questi alimenti in zone del Pianeta particolarmente aride o dove il degrado ambientale e l’inquinamento non consentono più di utilizzare i terreni per scopi agricoli.
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