Durante l’inverno più rigido è giusto riscaldarsi con cibi particolarmente “forti”, come stufati di legumi, zuppe di cereali, contorni un po’ più conditi e leggermente più sapidi, cotture al forno o fritture ad immersione. Non dimentichiamoci però di alternare questi cibi riscaldanti con altri più leggeri, che rilassino e stimolino anche il fegato, l’organo più problematico durante la stagione fredda. Le verdure verdi in foglia sono il cibo preferito da questo organo e non dovrebbero mai mancare sulle tavole, in ogni stagione.
Le verdure verdi invernali sono quelle amare, come i broccoletti, le varie cicorie, il radicchio verde, le cime di rapa, il cavolo nero, il cavolo riccio. La cottura che si addice maggiormente alle verdure in foglia è più rapida e leggera: scottate, a vapore o saltate in padella. Dovremmo cercare di mantenere vivo il colore verde anche dopo la cottura. Per fare ancora più piacere al fegato, uniamo alle verdure verdi un condimento leggermente agrodolce, basta davvero poco.
Verdure verdi agrodolci (catalogna con uvetta e limone)
Ingredienti:
Un cespo di catalogna o altra verdura di stagione in foglie
2 cucchiai di olio di sesamo
Un pizzico di sale
Due manciate di uvetta lasciata in ammollo per 15-20 minuti
Un limone
Procedimento:
Pulire le verdure e tagliarle a tocchetti, tenendo separati i gambi dalle foglie. In una padella antiaderente scaldare l’olio con un po’ d’acqua e salare. Quando inizia a sfrigolare, aggiungere i gambi della catalogna e coprire con coperchio. Cuocere a fuoco medio per 2 minuti, poi aggiungere anche le foglie e l’uvetta strizzata, salare ancora un pizzico e chiudere per terminare la cottura. Cuocere per altri 4-5 minuti al massimo, il verde delle foglie deve restare brillante. Una volta spento il fuoco, condire con il succo di limone e a piacere servire con scorza grattugiata.
Varianti per il condimento agrodolce:
- Invece dell’uvetta, la dolcezza può essere data anche da un soffritto di cipolla stufata per qualche minuto prima di aggiungere le verdure, oppure da un cucchiaio di malto d’orzo o ancora da una spremuta d’arancia (in questo caso consiglio di usare anche un po’ di cipolla e poco succo in cottura);
- Invece del limone, oltre alla variante con l’arancia, si può usare dell’acidulato di umeboshi (riducendo il sale in cottura), dell’aceto di kombucha, una punta di senape oppure dell’acidulato di riso. L’aceto classico è un condimento troppo forte per il fegato e andrebbe usato con parsimonia.
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