La catena di fast food Kentucky Fried Chicken, uno tra i più grandi marchi globali del settore alimentare, ha deciso di impegnarsi per migliorare il benessere dei polli allevati nelle sue filiere.
Il fast food celebre per il suo pollo fritto ha, infatti, deciso di sottoscrivere l’European Chicken Commitment in Irlanda, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Svezia e Germania.
Cosa cambierà per i polli
La catena ha annunciato che, a partire dal 2026, sarà posta maggiore attenzione al benessere degli animali. In particolare, nelle proprie filiere di polli da carne, KFC si impegnerà a garantire più spazio a disposizione per gli animali (con una densità di allevamento massima a 30 kg/m2), fornendo arricchimenti ambientali e utilizzando di razze varietà avicole a più lento accrescimento.
La svolta a favore di una maggiore sensibilità nei confronti degli animali d’allevamento è stata positivamente accolta da CIWF. «È fantastico vedere un marchio di polli così famoso impegnarsi a raggiungere dei miglioramenti di benessere tanto importanti nelle proprie filiere – commenta Tracey Jones, direttrice del settore alimentare di CIWF –. La nostra associazione lavora da circa dieci anni con KFC e siamo estremamente lieti di vedere il desiderio genuino di fare la cosa giusta, non solo per i polli della propria filiera, ma per indirizzare un cambiamento generale del mercato che porti a migliorare il benessere di questi animali.
Nessuna azienda può migliorare il benessere dei polli di una nazione da sola e speriamo che l’impegno di KFC spinga altre realtà a unirsi a questo movimento per migliorare il benessere dei polli da carne».
Barilla dice basta alle galline in gabbia
Kentucky Fried Chicken non è l’unico grande marchio che ha annunciato di voler perseguire strategie per migliorare le condizioni di vita degli animali negli allevamenti.
Di recente, il gruppo Barilla ha reso noto di aver portato a compimento, con un anno di anticipo rispetto a quanto stabilito, l’impegno a utilizzare solo uova da allevamenti non in gabbia in tutti i Paesi in cui opera nel mondo, impegnandosi, inoltre, in ulteriori attività di mappatura delle proprie filiere al fine di assicurare un effettivo miglioramento delle necessità di benessere delle galline.
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