Lo sguardo dritto all’obiettivo, mentre mostra con orgoglio la preda appena uccisa, un raro leopardo delle nevi. Lo scatto ha fatto in breve tempo il giro del mondo, suscitando reazioni di sdegno.
L’uomo ritratto nella foto è Hossein “Soudy” Golabchi, milionario statunitense di origine iraniana e autore di diverse pubblicazioni sulla caccia. La foto parrebbe essere stata scattata in Asia, habitat del raro felino, e mostra chiaramente come la preda sia stata colpita con un’arma da fuoco alle zampe.
Lanciata anche una petizione
L’associazione animalista Tera International (Tiger Exotic Animals Ranger Awarness) ha lanciato una petizione che in breve tempo ha raggiunto 110mila sostenitori.
La raccolta firme, indirizzata all’US department for fish and game, chiede che Golabchi sia punito per il crimine commesso contro la natura.
Secondo alcuni, però, la foto potrebbe risalire al 2008. Lecito domandarsi allora dove sia finito nel frattempo il corpo dell’animale.
«È illegale detenere e commercializzare le parti del corpo di questo meraviglioso animale – si legge nel testo della raccolta firme -. L’importazione negli Stati Uniti costituisce un reato e chiediamo che il cacciatore sia consegnato alla giustizia».
Specie protetta
Il leopardo delle nevi (Panthera uncia) è una specie protetta, classificata come “vulnerabile” dall’Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Per via del carattere elusivo del grande felino, fare una stima accurata della popolazione presente in natura è difficile. Secondo gli esperti sarebbero dai 3.500 ai 7mila gli individui che abitano le zone montuose dell’Asia centrale. Sono invece 600 i leopardi delle nevi ospiti di bioparchi e giardini zoologici sparsi per il mondo.
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