Woodvivors, ovvero andare a piedi da Palermo a Torino in compagnia di due mule alla scoperta del lato rurale del nostro Paese, è di per sé un’impresa. E non di meno lo sono i preparativi che precedono questo progetto ideato da Francesco Paolo Lanzino, palermitano, che da un anno vive a Pantelleria.
In attesa di ricevere i primi resoconti di viaggio, Francesco ci ha raccontato le fasi della pre-partenza.
di Francesco Paolo Lanzino
«Gli ultimi giorni di marzo sono stati molto frenetici, pieni di cose da fare a Palermo, contratti da chiudere, team da coordinare, compreso il sistemare il mezzo che trasporterà tutta la nostra strumentazione.
Su invito del direttore dell’Ente Parco Nazionale di Pantelleria, Antonio Parrinello, abbiamo partecipato alla cerimonia per la firma dell’accordo di collaborazione con l’Assessorato all’agricoltura e allo sviluppo rurale.
È stata anche l’occasione per illustrare il progetto all’assessore Antonino Scilla.
Gli enti hanno stretto un accordo di collaborazione sinergica per un maggiore sviluppo rurale nei territori.
A tal proposito la Regione reinserirà nel territorio di Pantelleria la razza asinina pantesca, riconosciuta dal 2006 nel registro anagrafico delle razze equine».
Il ritorno dell’asino pantesco
«Uno di questi esemplari di asino pantesco sarà con noi durante il viaggio sino a Torino.
Il ritorno dell’asino pantesco, una razza che ha rischiato l’estinzione, rappresenta un’occasione importante per il rilancio turistico dell’isola anche nel periodo invernale e farà sopravvivere una tradizione destinata altrimenti ad andare perduta.
Sempre in compagnia del direttore Parrinello, abbiamo visitato l’area del Demanio Forestale San Matteo ed Erice, in Provincia di Trapani, dove viene allevato l’asino pantesco. Abbiamo incontrato alcuni degli esemplari che presto saranno portati sull’isola di Pantelleria, tra cui l’asino che ci seguirà durante il viaggio».
Riunioni e PR
«I primi di aprile sono stati anche giorni di riunioni di staff, tavoli tecnici e programmazione editoriale e anche di interviste con alcune radio siciliane come Radio In e Radio fantastica.
Del progetto Woodvivors si è occupato anche il programma di RaiDue “I fatti vostri” di Giancarlo Magalli, dove abbiamo parlato del progetto documentaristico e del perché secondo noi i muli rappresentano le chiavi che aprono le porte del passato».
Videomaker, attrezzature e… api
«L’8 aprile finalmente si è unito al team il videomaker Giacomo Bonacina, della Crooner Films e abbiamo iniziato a montare l’attrezzatura, testare la logistica e ultimato i preparativi tecnici prima di tornare a Pantelleria e iniziare finalmente le riprese.
Due giorni dopo, il primo ciak presso l’azienda agricola Almanza, dove un agricoltore e apicoltore di nome Denny ha ereditato queste passioni dal nonno. Qui abbiamo conosciuto i ricercatori della Fondazione Edmund Mach, Paolo e Giovanna, che hanno dedicato la loro vita allo studio e alla cura dell’ape mellifera. È stato un incontro didattico da cui sono nate molte riflessioni».
La felicità di Gina e Agnese
«Durante la nostra assenza da Pantelleria, le mule Gina ed Agnese sono state accudite presso il maneggio equitazione Sant’Anna di Pantelleria. Appena siamo entrati al maneggio le mule hanno cominciato a rincorrere la nostra macchina. Erano molto felici di vederci, e lo eravamo anche noi».
Leggi qui le altre parti del Diario di bordo di Woodvivors
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