Componente vitale e creativa della persona, la memoria è il processo con cui si codificano, immagazzinano e recuperano le informazioni. Ciascuna di queste tre fasi rappresenta un differente processo, ma sono tutte ugualmente fondamentali.
Esistono vari tipi di memoria: esplicita, o dichiarativa (suddivisa in memoria episodica, semantica e autobiografica) e implicita, o procedurale, che attiene alle capacità motorie, percettive e cognitive.
La memoria procedurale è contenuta nel nostro codice comportamentale e quindi si connette direttamente a tutti i comportamenti che possiamo apprendere nella nostra vita. Tra questi ci sono, per esempio, una serie di liturgici movimenti e abitudini che ci vengono insegnati nell’infanzia, come lavarsi le mani, pulirsi i denti, salutare quando s’incontra qualcuno e tanti altri meccanismi vitali per la nostra socialità.
Anche la memoria semantica è fondata su concetti appresi che ci accompagneranno per tutta la vita e quindi entrati in categorizzazioni fisse.
Se così non fosse, non potremmo ricordarci l’importanza di attraversare sempre sulle strisce pedonali o quando il semaforo è verde.
La memoria episodica e quella autobiografica sono deputate alla conservazione di elementi specifici, unici, irripetibili che sono successi solo quella certa volta e in quel dato posto.
Ma la nostra mente è straordinaria e capace di sorprenderci perché vanta molte altre sfaccettature a livello mnemònico e infatti abbiamo anche una memoria fotografica, uditiva, olfattiva.
Parlare di memoria significa entrare nella sfera del vissuto delle esperienze personali che toccano canali emotivi intimi, relazionali e sociali. Il contatto talvolta è positivo, in altri casi la nostra capacità mnemònica va incontro a fallimenti quando, per esempio, l’oblio ci porta a dimenticare volti, messaggi, parole o comportamenti, per fortuna non sempre indispensabili.
La memoria che affiora con la musica e i suoni della natura
Nell’ascolto della musica sono coinvolti gli stessi meccanismi cerebrali e i processi che si ricollegano ai meccanismi di azione della memoria implicita.
Le sensazioni, i ricordi, le emozioni che ci inondano mentre ascoltiamo musica sono in parte verbalizzabili ma nella maggior parte dei casi rimangono fluttuanti e concettualmente inesprimibili, trasformandosi a volte in emozioni che non riescono a raggiungere l’esternazione linguistica.
Quando sentiamo un brano musicale avvertiamo lo schiudersi di immagini, paesaggi, luoghi di memoria, e il crearsi di una dimensione percettiva collegata al mondo dell’intuizione, dell’immaginazione, delle metafore e della fantasia.
Nell’enfasi di quell’ascolto che genera in noi emozione la nostra mente non è concentrata sul suono, ma sull’esperienza soggettiva di quella esperienza.
Ascoltare un brano musicale può prefigurare la nascita di un’emozione legata ad un momento creativo che conduce alle radici dell’inconscio preverbale e presimbolico, in grado di condizionare la vita affettiva, emozionale, creativa e cognitiva di chi ascolta.
Questa momento creativo si collega alla nostra memoria implicita che spesso non riesce a trascrivere le sensazioni emerse, ma riesce a rappresentare perfettamente le complesse dinamiche del nostro mondo interiore.
Quando ascoltiamo musica, una melodia o una canzone l’emozione può scatenare inconsciamente un processo di identificazione che consente di esplorare i vissuti depositati nella memoria implicita legati alle prime e più significative esperienze relazionali della nostra vita.
Il ballo può essere il risultato di un differente percorso creativo che esterna con il movimento creatività e sentimenti che sovente si collegano a episodi mnemònici o emozioni del nostro passato.
La stessa situazione si può generare con i suoni naturali, come il rumore delle onde marine, il frastuono di una cascata, il fruscio del vento tra le foglie sugli alberi e anche in questi casi, pur trovandoci spesso in luoghi differenti, la memoria può collegare questi suoni naturali a emozioni, incontri, persone e luoghi del nostro passato o rievocare immagini ancora più antiche che echeggiano di primordialità.
Ascoltiamo i suoni della natura e rivivremo emozioni dimenticate.
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