Delle meduse si dice tutto e il contrario di tutto. È un pensiero comune che le meduse siano rivelatrici di mare pulito. Altri, invece, notano che alcune specie prolificano nelle acque inquinate. Ma la loro scarsità o abbondanza non è legata alla qualità delle acque, bensì ad altri fattori.
Le meduse non amano le acque inquinate
L’aumento delle meduse lungo le nostre coste non è dovuto alla scarsa qualità delle acque marine, ma alla pesca commerciale eccessiva. In sintesi noi peschiamo pesci di ogni taglia in grande quantità, animali che da giovani mangiano plancton, proprio come le meduse.
Se noi riduciamo il numero dei pesci, le meduse avranno meno competitori e maggiori possibilità di espandersi, perché trovano più cibo.
In più, come se non bastasse, le meduse adulte mangiano piccoli pesci e le loro uova, così questi sono presi tra due fuochi: i pescatori e le meduse.
L’incremento della temperatura superficiale degli oceani, data dal riscaldamento globale, rende, inoltre, più rapidi i cicli sviluppo di questi invertebrati.
È vero, quindi, che le meduse sono in aumento, ma non solo nel Mediterraneo. È difficile quantificare questi incrementi, perché mancano serie storiche precise relative al passato. Nelle nostre acque, in ogni caso, non solo vediamo più meduse, ma anche molte più specie che arrivano dal Mar Rosso e dall’Atlantico, grazie al riscaldamento delle acque superficiali o perché trasportate per caso nelle casse di zavorra delle navi.
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